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L’ autorizzazione ambientale della provincia spezzina impone limiti del 40% delle emissioni di ossidi di azoto, a 0 per il metano in esubero e nuovi standar di verifica acustica
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di E.C.

Il rigassificatore di Panigaglia, nel Golfo della Spezia, operato da Gnl Italia ottiene il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale dalla Provincia della Spezia fino al 2037 a patto che diminuisca le emissioni di ossidi di azoto del 40% entro il 2030.

I vincoli della nuova autorizzazione integrata ambientale

Il terminale di Panigaglia, di proprietà di Snam e gestito dalla controllata GNL Italia, è il primo impianto di rigassificazione costruito in Italia e uno dei primi realizzati in Europa, nel 1971.L'impianto, che riceve gas liquefatto via nave e lo immette in forma gassosa in un metanodotto che serve il Nord Italia, dovrà passare dagli attuali 250 mg/Nmc a 200 mg per il triennio 2025-27 e successivamente a 150 mg per il successivo triennio e per il periodo successivo.

Entro il 30 settembre 2025 l'azienda Gnl Italia dovrà anche aggiornare la mappa acustica dei livelli di emissione. Il rigassificatore di Panigaglia, unico di tipo onshore presente in Italia, prossimamente attiverà un servizio di caricamento autobotti che saranno successivamente trasportate tramite traghetto dall'altra parte del golfo spezzino per poter accedere all'autostrada.

Il commento del presidente della provincia

“Un risultato storico e oggettivo che è stato formalmente stabilito - spiega il Presidente della Provincia Pierluigi Peracchini -. Con questo atto abbiamo definito un altro percorso certo, fondamentale per la tutela dei cittadini. Un iter sviluppato in questi mesi nel costruttivo confronto tra la Provincia e Gnl Italia, poi consolidato formalmente in sede di conferenza dei servizi.

In questo percorso rientra anche il vincolo della diminuzione di oltre il 40% di emissione in atmosfera degli ossidi di azoto e le loro miscele prodotti nelle fasi di trasformazione del metano da liquido a gassoso. Oltre ad una nuova capacità di valutazione dell’impatto acustico che segue una serie di interventi necessari alla diminuzione di questo tipo di inquinamento. Inoltre, tra gli obiettivi che abbiamo posto, c’è che lo stabilimento Gnl Italia di Panigaglia non scaricherà più il metano eccedente in atmosfera”.

 

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