Domani prenderà il via la Settimana Mondiale della Tiroide, nata per informare correttamente i pazienti sulle patologie che colpiscono questa ghiandola e su come contrastarle: "Fortunatamente i problemi alla tiroide spesso sono leggeri ma sono tantissimi - spiega Marcello Bagnasco, presidente Associazione Italiana Tiroide -. Dovendo fare una stima, circa il 15-20% della popolazione, soprattutto tra le donne, ha qualche problema legato alla tiroide. Questa settimana vogliamo informare, come voluto dall'associazione dei pazienti, perché i problemi sono tanti e quindi se ne parla molto. L'informazione offerta deve essere tanta e fatta bene, non allarmistica".
"Abbiamo messo insieme 10 notizie false sulla tiroide - prosegue Bagnasco -. Abbiamo raccolto interviste di esperti per smentire queste cose. È vero che la patologia tiroidea fa ingrassare? Che dà agitazione, ansia e sintomi psicologici? Questo a volte può essere vero ma non sempre. Che fa sentire stringere alla gola? Che ci sono problemi ad usare il sale iodato? O che nell'anziano ci sono meno problemi e bisogna controllarsi meno? Informarsi in rete può essere giusto ma bisogna andare nei siti ufficiali. Cerchiamo di informarci e di qualificare la nostra informazione".
Come negli altri ambiti della medicina, la pandemia ha rallentato la presa in carico dei problemi legati alla tiroide, dato che spesso non si rivelano di estrema urgenza: "Nessuna parte della medicina è rimasta indenne dalla pandemia. Potremmo parlare delle conseguenze del Covid sulla tiroide ma lo lasciamo agli specialisti. Poi c'è la considerazione sull'impatto a livello di strutture sanitarie. Ciò che è grave è stato affrontato comunque, ciò che è meno grave ha sicuramente avuto dei ritardi. Dobbiamo continuare a investire sulla sanità e non dimenticarci di questi casi".
IL COMMENTO
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