GENOVA - Salgono i contagi verso il picco di questa quarta ondata di Covid-19 e ancora una volta emerge la difficoltà nei tracciamenti e nel ricevere con solerzia i risultati del tampone molecolare, unica prova fino a questo momento per decretare la condizione di isolamento, per chi risulta positivo ma anche per i cosiddetti "contatti diretti": compagni e compagne di scuola, parenti, amici, colleghi al lavoro.
Per questo Alisa, l'azienda sanitaria ligure, corre ai ripari e decreta con un documento del dipartimento di prevenzione che anche il risultato del tampone rapido è sufficiente per mettere in quarantena tutti. Dichiara Alisa: "In attesa di conferma del molecolare, le misure di isolamento del caso indice e dei contatti possono iniziare a partire dalla positività del test antigenico rapido".
Si parla soprattutto dei test di ultima generazione, più veritieri e con minori casi di falsi negativi rispetto al passato e soprattutto questo non significa che venga abolito il ruolo del tampone molecolare, anzi. Alisa precisa: "Il molecolare resta il gold standard per la definizione di caso confermato".
Dunque come sta accadendo negli ultimi giorni in tante scuole, le classi vengono messe in sorveglianza attiva con ricorso alla didattica a distanza anche dopo il risultato del rapido del compagno o della compagna positivi e ancor prima dell'arrivo del responso del molecolare. E in teoria, chi sapesse che il vicino di scrivania al lavoro è positivo dopo un test antigenico rapido, dovrebbe - se la sua vicinanza corrisponde a quella della circolare ormai di quasi un anno fa (la 705 del ministero salute 8/01/2021) - restare preventivamente a casa in autoisolamento.
IL COMMENTO
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