Le patologie cardiovascolari causano più morti dei tumori, anche se grazie ai progressi della medicina oggi la mortalità a un mese per chi arriva in ospedale per un infarto è solo del 5 per cento: lo ha spiegato al Medico risponde Sergio Agosti, dirigente medico cardiologia Asl3: "L'infarto è una patologia rilevante dal punto di vista epidemiologico. E' la prima causa di morte nei Paesi industrializzati, più dei tumori. Il 35-40 per cento dei decessi in Italia è dovuto infatti a una patologia cardiovascolare. Fino a 30 anni fa la probabilità di morire di infarto era del 30-40 per cento, oggi per fortuna questi numeri sono notevolmente scesi. La mortalità a un mese dei soggetti che arrivano in ospedale per infarto è sotto al 5 per cento", spiega il cardiologo.
Ma quali sono i sintomi da non sottovalutare che indicano l'arrivo di un infarto? Spiega il dottor Agosti: "L'infarto ha sintomi molto tipici, il famoso dolore al torace che è una sorte di morsa, sensazione di morte imminente, un peso molto intenso al centro del torace che si può irradiare in alcune zone, la mandibola, il braccio, lo stomaco, e un'altra cosa importante è l'associazione di questi sintomi tipici con altri come la sudorazione algida (sudori freddi), sensazione di nausea, malessere, vomito, questi sintomi si collegano all'infarto".
IL COMMENTO
Bucci ha ragione: urge prendere decisioni per far correre la Liguria
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid