GENOVA - Giovedì 18 maggio alle ore 9 prende il via a Genova a Palazzo Ducale il convegno “La città che cura – La salute mentale come bene comune” organizzato da Asl 3 genovese.
Sei tavole rotonde su giovani e scuola, formazione e occupazione come veicolo di salute, la migliore autonomia possibile come obiettivo di recovery, integrazione e innovazione nei percorsi di cura, salute mentale e politiche sociosanitarie, estensione del patto per la salute mentale. Cinquanta i relatori tra esperti del settore e rappresentanti di enti e associazioni.
La città che cura è il titolo del patto della salute mentale siglato nel 2018 da circa 60 istituzioni e associazioni cittadine con l’obiettivo di coinvolgere le risorse del territorio e della comunità sui temi della salute mentale e di dare forza alla cultura dell’integrazione tra la cura più propriamente detta (farmacologica e psicologica) e il prendersi cura dei bisogni sociali della persona, con particolare riferimento all’inclusione sociale e all’autonomia della persona. Pensare a una città che cura significa costruire e ricostruire tessuti di senso e di relazione attorno al tema della salute mentale coinvolgendo in questo processo tutta la cittadinanza, le istituzioni politiche, le altre istituzioni sanitarie, le associazioni, le imprese e gli individui stessi.
Come sottolinea anche l’organizzazione mondiale della sanità, è fondamentale diffondere il valore della salute mentale a tutta la società e investire economicamente in questo campo, affinché la sua promozione diventi un bene comune per il benessere umano, economico e sociale. In un periodo storico in cui le richieste di cura in salute mentale sono in continuo aumento, questo evento si propone di fare il punto sul percorso di applicazione del patto, dei risultati ottenuti, delle difficoltà incontrate prima, durante e dopo la pandemia e dei programmi futuri.
Il convegno sarà un momento per darne comunicazione e allo stesso tempo per cercare di creare nuove reti e collaborazioni, istituzionali e non, per migliorare la salute mentale della popolazione, all’interno di un modello di medicina di condivisione promosso da tempo da Asl3, volto a favorire la collaborazione della comunità su temi di salute pubblica.
Ulteriore obiettivo del convegno è la condivisione e diffusione del patto per la salute mentale in tutta la Liguria.
IL COMMENTO
Bucci ha ragione: urge prendere decisioni per far correre la Liguria
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid