Sanità

Testino (Asl3): "Parlare ai bambini delle elementari cambia lo scenario rispetti ai ragazzi delle superiori. Ascoltano e fanno domande. Dopo i 12 anni invece subiscono l'informazione e sono meno disponibili a ragionare sulle nozioni
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di Andrea Popolano

GENOVA - "Il 60% delle malattie e di una vita scarsa è dovuta ai fattori volontari" Gianni Testino, direttore delle patologie dipendenza della Asl3 Genovese traccia il bilancio di quella che è la mancanza dei corretti stili di vita che incidono pesantemente soprattutto sui più giovani.

Abuso di alcol, eccessivo utilizzo dei social, poche ore di sonno e diffusione delle sigarette elettroniche: sono alcuni dei problemi che coinvolgono i nostri adolescenti. "L'abuso di alcol è problema importante, circa 50% dei nostri adolescenti consuma abitualmente bevande alcoliche - spiega Testino - ma nella nostra provincia i consumi si sono ridotti, quindi gli anni di lavoro sono serviti e iniziano a dare risultato".

Ma non è solo un problema legato all'alcol. I giovani passano sempre più ore davanti ai cellulari, anche nelle ore notturne. "Le nuove tecnologie in questo senso diventano un problema: oltre il 60% dei ragazzi consuma i social più di 2 ore al giorno, il 48% resta davanti ai social più di 4 ore al giorno. Il 30% dei ragazzi dorme meno delle 7-8 ore indicate come ottimali per i ragazzi dai 7 ai 12 anni".

C'è poi da anni l'aumento consistenze del consumo delle sigarette elettroniche. "Con tutti questi dati non si può parlare si un solo argomento ma tutti devono essere inseriti in unico contenitore" precisa ancora Testino.

Da parte del direttore delle patologie dipendenza della Asl3 viene rimarcata l'importanza di arrivare ai più giovani. A Palazzo Ducale questo giovedì 25 maggio, un'iniziativa che premierà i giovanissimi delle quarte e quinte elementari e li farà diventare ambasciatori dei corretti stili di vita. Saranno proprio loro ad andare in giro per le scuole a raccontare e spiegare l'importanza di mantenere atteggiamenti positivi per la propria salute.

"Parlare ai giovani delle elementari cambia completamente lo scenario rispetti ai ragazzi delle superiori. I bambini ascoltano e fanno domande. Dopo i 12 anni invece i ragazzi subiscono l'informazione e sono meno disponibile a ragionare sulle nozioni che gli arrivano" conclude Testino.ASL

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