GENOVA - Da oggi lunedì 10 gennaio scatta l'ordinanza di Regione Liguria per cui i tamponi rapidi vengono equiparati ai molecolari per decretare inizio e fine della malattia e dell'isolamento da covid-19: l'importante è che il tampone non venga fatto in autonomia a casa ma sia effettuato da farmacie, medici di famiglia, pediatri, centri privati convenzionati.
E proprio le farmacie sono i luoghi dove ricade maggiormente, ormai dall'arrivo del green pass, la pressione e la richiesta di tamponi. Tanto che dai microfoni di Primocanale il presidente dell'Ordine dei Farmacisti Genova, il farmacista Giuseppe Castello, lancia l'appello a non intasare le farmacie recandosi spontaneamente per il tampone. Anche perché un malato o positivo non potrebbe uscire e recarsi in farmacia a meno che, appunto, non abbia un appuntamento programmato.
"Le persone che si trovano in isolamento devono avere un appuntamento per poter recarsi presso le strutture per fare i tamponi proprio perché essendo in isolamento non possono uscire. Consiglio vivamente di non recarsi in farmacia in maniera disordinata ma di chiamare la farmacia o mandarvi qualcuno per prendere appuntamento per questo tipo di servizio".
Circa un terzo delle farmacie liguri al momento effettua questo servizio, ma attenzione perché, come spiega Castello, "Non è detto poi che tutte le farmacie che fanno il tampone a loro volta facciano tutti i servizi relativi ai tamponi quindi è assolutamente importante che il cittadino che ha bisogno di un servizio relativo ai tamponi si informi prima e prenda l'appuntamento specie per questo tipo di problematica - il fine isolamento - che è la più complicata soprattutto dal punto di vista organizzativo per la farmacia".
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