GENOVA - Medici, sanitari, associazioni e sindacati scendono in piazza oggi anche in Liguria a supporto della sanità pubblica.
Si parte con una mobilitazione regionale organizzata dalla Cgil: “Sanità pubblica se non la curi non ti cura”. I lavoratori dall'ospedale Galliera hanno raggiunto in corteo la Prefettura di Genova dove una delegazione ha incontrato il prefetto Renato Franceschelli. Le manifestazioni territoriali si terranno alla Spezia il 4 luglio, l’11 luglio a Imperia, il 18 luglio a Savona.
La protesta ha al centro i disagi subiti da cittadini e operatori nei pronto soccorso liguri: le attese per i pazienti, i picchi di affluenza che mettono in difficoltà gli operatori, le aggressioni verbali e fisiche nei confronti dei sanitari.
La Cgil chiede un piano straordinario di assunzioni e di stabilizzazioni, la diminuzione delle liste d’attesa, più posti letto nei reparti e risorse per la diagnostica, più servizi e cure per anziani e non autosufficienti, più risorse nei fondi sanitari regionali e nazionali e un piano concreto di manutenzione per le strutture sanitarie.
La mobilitazione ligure si colloca nell’ambito delle manifestazioni regionali in vista di quella nazionale prevista a Roma il prossimo 24 giugno che vedrà la Cgil impegnate a difesa della sanità pubblica insieme a molte altre associazioni.
Pronto soccorso, Cgil: "Attesa media di 10 ore, servono assunzioni"
Nel pomeriggio alle 17.30 in piazza De Ferrari a Genova si sono ritrovati medici, veterinari, dirigenti sanitari, associazioni di cittadini e pazienti che hanno manifestato per chiedere interventi urgenti nell'ambito dell'iniziativa nazionale “Salviamo la sanità pubblica”. Al governo la richiesta di interventi urgenti contro il rischio collasso del Sistema sanitario nazionale. "La battaglia in difesa della sanità pubblica è la battaglia di tutti" ricorda l’Anaao Assomed.
Medici e cittadini in piazza: "Al Governo chiediamo risorse immediate"
L’iniziativa, promossa da Anaao Assomed, Cimo Fesmed, Aaroi Emac, Fassid, Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm, Uil Fpl e Cisl Medici, ha trovato l’adesione di circa 20 associazioni che hanno organizzato sit-in, assemblee e incontri pubblici in oltre 35 città italiane.
IL COMMENTO
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