Sanità

La notizia data dal Presidente degli infermieri genovesi a Primocanale
1 minuto e 43 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

Il prossimo anno accademico saranno 770 i posti per il corso di laurea in scienze infermieristiche all'università di Genova con un aumento del 60%. La notizia è stata data ieri sera durante la puntata di Tiziana e Cirone da Carmelo Gagliano, presidente ordine professioni infermieristiche della provincia di Genova.

"La Liguria ha 12500 infermieri, non sono tutti quelli che lavorano nel pubblico, perché ci sono anche quelli del privato e del privato accreditato. Noi abbiamo necessità di altri 1200 infermieri che derivano dallo sviluppo della riforma territoriale e per sostituire il turn over di chi va in pensione", spiega il Presidente dell'ordine a Primocanale.

Ma ci sono buone nuove, raccontate in anteprima a Tiziana e Cirone: "Una bella notizia è che il ministero ha riconosciuto alla Liguria il diritto a 770 nuovi posti il prossimo anno per l'accesso al corso di laurea all'università con un aumento del 60 per cento, lo scorso anno erano 460 i posti disponibili e il ministero ha riconosciuto ulteriori 310 posti a legittimare due aspetti. Il primo è il fabbisogno di infermieri che servono nella nostra regione per raggiungere la nostra popolazione, che è una popolazione anziana, con difficoltà orografica a raggiungere le aree interne; dall'altra parte c'è quello che è il modello Liguria, ovvero la necessità di rafforzare il modello territoriale e quindi l'infermiere di famiglia e di comunità, che ha necessità di una formazione e per questo è necessario un aumento del numero di infermieri. Li avremo a disposizione nel 2026".


Resta comunque il problema dell'abbandono degli studi da parte di molti studenti in scienze infermieristiche, spiega ancora Gagliano: "La nota negativa è che purtroppo la condizione dell'infermiere in Italia oggi sta determinando in tutta la nazione una perdita del 22 per cento degli studenti. Su 700 studenti che partono, 145 non concluderanno gli studi. Così non riusciremo mai a traguardare la necessità perché andremo sempre in un deficit. La nostra ricetta è garantire una possibilità di carriera agli infermieri, un aumento dell'attrattività e un aumento della retribuzione per chi investe in formazione, per chi studia, chi si dedica alla specializzazione in orientamento ai bisogni dei cittadini che crescono".

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