Sanità

Ambulatori in ogni distretto della Liguria
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di Tiziana Oberti

GENOVA - Almeno un ambulatorio di medicina generale di bassa complessità aperto dalle 8 alle 24 in ogni distretto della Liguria per venire incontro ai cittadini ad avere una risposta sul territorio e cercare di evitare accessi impropri nei pronto soccorso. Il progetto partirà entro l'estate e sarà attivo sette giorni su sette. È questa la novità presentata durante il settimanale punto stampa della sanità regionale trasmesso in diretta da Primocanale. Si tratta di un accordo tra Regione Liguria, Federazione di medicina generale (FIMMG) e sindacato medici italiani (Smi) in vista del 2026, anno in cui dovrebbe partire a tutti gli effetti la riforma dell’assistenza territoriale prevista dal PNRR. (CLICCA QUI PER CONOSCERE I DISTRETTI DELLA LIGURIA)

L'idea di avere un ambulatorio aperto e a disposizione dei cittadini in ogni distretto ligure era arrivata prima con i flu point due anni fa e ora entra così nell'ordinario. 

L'accordo prevede: l'apertura di bassa complessità nei distretti-case di comunità dalle 8 alle 24 su base volontaria; la diagnostica di primo livello negli studi dei medici di medicina generale e personale di segreteria e infermieristico dedicato alla loro attività.

Recentemente la Fondazione Gimbe ha lanciato un allarme sulla carenza di medici di medicina generale: oggi in Italia mancano circa tremila ed entro due anni, nel 2026, ne spariranno oltre undicimila. Secondo i dati forniti dalla Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG), tra il 2023 e il 2026 sono 11.439 i medici che hanno compiuto/compiranno 70 anni, raggiungendo così l’età massima per la pensione. Una situazione frutto di una non adeguata programmazione che non ha garantito il ricambio generazionale in relazione ai pensionamenti attesi.

Almeno fino al 2026 i medici di medicina generale saranno sempre meno, sempre più anziani e con più pazienti e il rischio è quello di avere difficoltà a trovare un medico vicino a casa e non solo nell'entroterra o in periferia ma anche nelle città.

Durante il punto stampa sono stati presentati i primi dati del percorso differenziato in pronto soccorso per pazienti a bassa complessità che ha portato a una riduzione del tempo medio per i codici verdi in pronto soccorso di due ore al Villa Scassi e di 2-3 ore al San Martino.

“L’elemento cardine di tutto questo processo è la più efficiente ed efficace presa in carico del paziente. Con questo accordo, innanzitutto - ha detto l'assessore alla sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola -, il medico di famiglia può in caso di necessità avvalersi della collaborazione di uno specialista operante nell'ASL di riferimento, attraverso le formule della teleconsulenza e gli strumenti che sono messi a disposizione dalla Regione con apposite piattaforme: il medico pone il quesito allo specialista che, con il suo intervento, completa le risposte da dare al paziente, superando eventuali dubbi diagnostici. Questo percorso è di fondamentale importanza perché riesce ad accorciare la filiera e, di conseguenza, a migliorare l'appropriatezza prescrittiva. Non solo, questo meccanismo si traduce in una riduzione dei tempi di attesa, grazie al percorso che consente di dare risposte direttamente dallo specialista, senza passare da una ulteriore visita in ospedale”.