Un caso al Galliera di Genova, proveniente dal Brasile, uno al San Martino proveniente dalle Maldive e ieri l'ultimo: una signora 50enne arrivata al day hospital del Policlinico proveniente dal Perù, segnalata da Asl4. "Nell'ultima settimana tre casi di dengue, di cui due in cura al San Martino, stanno tutti bene", conferma a Primocanale il professor Matteo Bassetti, direttore DIAR malattie infettive di Regione Liguria. "Ha funzionato molto bene la sensibilizzazione che la Liguria ha fatto per prima in Italia", aggiunge.
A spiegare come sta il paziente arrivato dal Brasile è Emanuele Pontali, direttore delle malattie infettive del Galliera: "Va meglio, sono malattie che tendono ad avere una bassa gravità e una auto risoluzione in pochissimo tempo, raramente richiedono il ricovero. La persona è ancora sintomatica ma e cose stanno migliorando".
La dengue è una malattia "su cui c'è stato molto allarme a livello internazionale, perché è in corso una grande epidemia che coinvolge molti paesi sudamericani. Sappiamo che è diffusa in tutta la fascia equatoriale e subtropicale sia nel continente americano che in Africa e nel sud dell'Asia e Oceania, si trasmette attraverso le zanzare che pungono una persona con malattia e pungono successivamente una persona ancora sana. La maggioranza dei casi sono di importazione: persone che per turismo, lavoro, migrazione, da paesi con la malattia arrivano in paesi dove non c'è", spiega Pontali.
La malattia porta gran mal di testa, dolori diffusi a ossa, articolazioni e muscoli e febbre. Solo se una persona la acquisisce più volte con ceppi diversi possono esserci manifestazioni più gravi, racconta ancora Pontali a Primocanale.
"I casi secondari sono molto rari: nel 2024 fino a oggi ci sono stati 117 casi tutti importati, zero casi locali. L'anno scorso c'è stata la diffusione di qualche decina di casi in Lazio e Lombardia. Micro-epidemie messe prontamente sotto controllo, basta intensificare la disinfestazione delle zanzare. Il sistema italiano è estremamente efficiente", conclude Pontali.
Gli fa eco il professor Bassetti: "Bisogna continuare con la disinfestazione con i larvicidi nei confronti delle zanzare. Se qualcuno che ha la dengue dovesse essere punta da una zanzara tigre questa, pungendo qualcun altro, potrebbe attaccare la malattia. Bisogna far attenzione alle zanzare che sappiamo possono essere vettori di molte malattie infettive non solo la dengue".
Da Bassetti arriva anche l'appello a prenotare, attraverso il Cup, una visita al day hospital delle malattie infettive: "Se avete qualche dubbio venite alle malattie infettive a fare una visita, facciamo l'esame del sangue e verifichiamo. Non ci sono liste d'attesa".
IL COMMENTO
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