In Italia vengono dati troppi antibiotici ai bambini, spesso in maniera impropria e l'antibiotico-resistenza aumenta come dimostrano i dati del 'Rapporto Aifa sull'uso degli antibiotici in Italia nel 2023'. Per cercare di limitarla e promuovere un utilizzo più consapevole l'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha lanciato una app-semaforo con l'obiettivo di guidare i medici nella prescrizione ma anche il cittadino per evitare il fai da te e contrastare l'antibiotico-resistenza che in Italia causa circa 12.000 morti ogni anno secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie.
Il consumo di antibiotici segna picchi anche del 40% nei mesi invernali che fanno presumere un loro uso improprio contro virus influenzali e para-influenzali, rispetto ai quali sono inefficaci. Quasi la metà della popolazione geriatrica, inoltre, ne fa uso almeno una volta l'anno con punte oltre il 60% al Sud.
Sempre più antibiotici ai bambini
Nel 2023, circa il 48,6% della popolazione pediatrica ha ricevuto almeno una prescrizione farmaceutica, con un aumento del 30% nell'uso di antibiotici rispetto all'anno precedente. Questo trend preoccupa gli esperti, l'uso eccessivo e improprio di antibiotici è, infatti, una delle principali cause dell'antibiotico-resistenza. Nel 2023, quattro bambini su dieci fino ai 13 anni hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici per uso sistemico. Inoltre, la fascia di età tra 2 e 5 anni è quella con il maggior livello di esposizione, con circa quattro bambini su dieci che ricevono almeno una prescrizione di antibiotici ogni anno.
Come funziona la app-semaforo
L'app a semaforo ha l'obiettivo di favorire l'uso appropriato degli antibiotici con informazioni utili sul trattamento delle 10 più comuni infezioni tra adulti e bambini: uno strumento di consultazione a disposizione dei medici, come supporto nella prescrizione antibiotica, ma consultabile anche dai cittadini con la chiara avvertenza di non assumere mai gli antibiotici senza prima aver consultato il medico.
Bronchite? Semaforo rosso all’uso di qualsiasi antibiotico. Otite nei bambini? Luce arancione per l’antimicrobico utilizzabile solo per casi gravi, piccoli immunocompromessi o di età inferiore ai due anni. Polmonite? Disco verde all’utilizzo di Amoxicillina o Doxiciclina. Funziona così in maniera molto intuitiva la app a semaforo dell’Aifa, denominata Firstline, con informazioni utili sul trattamento delle 10 più comuni infezioni tra adulti e bambini, scaricabile gratuitamente dagli store ufficiali di Google e Apple, ma anche dal sito https://firstline.org/Aifa per la versione web.
Selezionando l'infezione da trattare, l'app fornisce per ciascuna delle 10 malattie i virus o i batteri che le causano, i sintomi più frequenti, gli esami diagnostici consigliati e le terapie farmacologiche più appropriate, antibiotiche e non. L'Aifa ricorda che gli antibiotici sono farmaci soggetti a prescrizione medica e che ogni forma di automedicazione è sconsigliata.
La categoria Access, evidenziata in verde, include gli antibiotici con uno spettro di attività ristretto e a basso rischio di indurre resistenze. Sono quegli antibiotici da usare preferibilmente nella maggior parte delle infezioni più frequenti, come ad esempio quelle delle vie aeree superiori. Gli antibiotici Watch, in arancione, hanno uno spettro d'azione più ampio e sono raccomandati come opzioni di prima scelta solo per particolari condizioni cliniche. Alla categoria Reserve, segnalata in rosso, appartiene un ristretto numero di antibiotici da impiegare solo nelle infezioni multiresistenti.

Gratarola consigliere d'amministrazione Aifa: "Ogni strumento utile contro uso sbagliato antibiotici"
"L'utilizzo ottimale degli antibiotici è un mandato di ogni prescrittore ed è il problema numero uno in ambito farmacologico perché usandoli male aumenta la antibiotico-resistenza - commenta a Primocanale Angelo Gratarola consigliere di amministrazione di Aifa - qualunque idea o strumento per fare formazione, aumentare l'uso consapevole degli antibiotici è sempre benvenuta. Questa app può aiutare non solo i medici ma gli stessi cittadini, anche se bisogna sempre ricordare che vanno usati solo su prescrizione medica e mai con il fai da te. Tutti medici ma anche cittadini dobbiamo lavorare per la prevenzione. Tra i vantaggi di questa app c'è la sua semplicità e accessibilità e può contribuire a combattere la crescente minaccia dell'antibiotico-resistenza".
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Il pediatra Ferrando: "Ogni caso diverso e va valutato sempre dal pediatra"
"La app può essere un valido aiuto perché genitori e pediatri siano consapevoli dei rischi associati all'uso eccessivo di antibiotici - spiega a Primocanale durante 'Il medico risponde' Alberto Ferrando presidente associazione pediatri extraospedalieri - senza dimenticare però che ogni caso è diverso e va valutato dal pediatra.
"Una volta si diceva un po' di antibiotico non fa mai male, adesso sappiamo che le resistenze all'antibiotico che aumentano, sono una causa di mortalità importante che è già in aumento soprattutto come infezione ospedaliera ma anche sul territorio. Dall'app appare chiaro che per esempio il mal di gola, la famosa gola rossa, per il mal di gola si dà l'antibiotico solo se è presente lo streptococco beta emolitico di gruppo A chiamato streptococco piogene che con febbre e con mal di gola, perché poi anche qui ci sono i portatori sani. Nell'otite, nel bambino dopo sei mesi non si dà subito l'antibiotico ma in base alla gravità si potrà decidere se è molto grave di darlo oppure di aspettare 24, 48, 72 ore, perché miracolo dei miracoli abbiamo scoperto che di certe infezioni si guarisce da soli, anche dalle otite, anche dalle bronchite, visto che la maggior parte dei bronchiti sono virali. Quando dare l'antibiotico a una scelta poi che spetta al pediatra in base all'età del bambino, ai fattori di rischio, alla patologia che presenta, alla evoluzione".
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