GENOVA-Arriva il caldo e con lui le zecche. L'aumento del numero di questi insetti in tutta Europa era già stata segnalata nel mese di aprile dall'Agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), con diversi casi soprattutto nei paesi europei del nord-est. Anche in Italia l'attenzione è alta per questi parassiti che possono trasmettere diverse malattie come la borreliosi di Lyme, l'ehrlichiosi, le febbri bottonose da rickettsiae, la tularemia, la febbre Q, la babesiosi, l’encefalite virale ed anche la febbre emorragica Crimea-Congo, associata in particolare a una determinata specie delle 36 presenti nel paese.
A Genova sono stati diversi gli ingressi in pronto soccorso per un morso di zecca ma la situazione non è preoccupante. A spiegarlo ai microfoni di Primocanale è Paolo Cremonesi, direttore del pronto soccorso dell'ospedale Galliera di Genova: "C'è un aumento rispetto alle altre stagioni", racconta Cremonesi, "ma è normale con l'arrivo del bel tempo: aumentano le occasioni di stare all'aperto, per boschi, sui prati".
La prevenzione è fondamentale per diminuire la possibilità di venire a contatto con le zecche e essere morsi. L'Istituto superiore di sanità consiglia di evitare di camminare in luoghi con l'erba alta, indossare abiti chiari perché rendono più facile l’individuazione dei parassiti e che coprano il corpo il più possibile, oltre a scarpe chiuse. Il consiglio di Cremonesi, nell'eventualità di essere morsi, raccomanda: "Bisogna rimuoverla il prima possibile e disinfettare la parte: se ci fosse un alone rosso importante consultare il proprio medico di famiglia che decide se dare o non dare l'antibiotico".
E per rimuoverla? "Con una pinzetta fate movimento di rotazione e poi trazione per togliere non solo il corpo della zecca ma anche i rostri, che sono nella cute".
IL COMMENTO
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