Caldo e covid, preoccupa la situazione dei pronti soccorso e dei reparti di degenza in Liguria. per questo, annuncia il dottor Palummeri a Primocanale, aumentano i posti letto di ricovero temporaneo per i pazienti dimessi dall'ospedale e ancora positivi al covid. Continua il caldo, nonostante il declassamento del bollino da rosso a giallo per le ondate di calore. E se un luglio così caldo non si vedeva dal 2006, per capire se sarà davvero l'estate più calda occorrerà attendere il mese di agosto. Qui il record è stato segnato nella calda estate del 2003. Il caldo umido e irrespirabile degli ultimi giorni con bollino rosso ricorda quello di altri paesi lontani: "Faremo la siesta come in Messico", commenta il dottor Ernesto Palummeri, coordinatore Centro di riferimento ligure per le ondate di calore.
"Permane la condizione di caldo, ma il tempo sarà meno stabile e bisogna capire se questa situazione porterà beneficio", commenta il dottore. "Ieri c'è stato un aumento degli accessi al pronto soccorso, ma questo accade sempre al lunedì dopo due giorni di vacanza. La situazione di martedì mattina al pronto soccorso era standard".
Sul fronte covid, la regione si riorganizza per ospitare quei pazienti che ancora positivi al virus hanno bisogno di un ricovero temporaneo, anche per via dell'estremo caldo e per proteggere i pazienti fragili. Annuncia Palummeri: "Da lunedì è aumentata la ricettività delle cosiddette strutture per ricovero temporaneo che servono alle persone che vengono dimesse dagli ospedali ancora covid positivi. Strutture che sono state in sofferenza nelle ultime due settimane perché erano piene. Qui abbiamo aggiunto 15 posti letto" ed è probabile che verranno utilizzati quasi tutti già in queste ore. Comunque "dovremmo avere una settimana un po' più tranquilla visto anche l'andamento favorevole dell'infezione da covid".
Rispetto al caldo, continuano le difficoltà per la popolazione tra umidità e temperatura percepita: "Per noi la temperatura percepita è estremamente pesante, ma per altri - per esempio la popolazione del Cairo - non dà alcun fastidio. Quello che per noi è un codice rosso in altre città può essere avvertito in modo minore. Faremo la siesta come in Messico, dove si riposa perché si interrompono le attività lavorative per via del caldo, un po' come è avvenuto nei giorni della scorsa settimana qui da noi".
IL COMMENTO
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