Il protocollo sui contagi a scuola e sui tracciamenti del virus è impraticabile: l'allarme lanciato dalle Regioni trova d'accordo il ministero della Salute e il governo Draghi e per questo, tra la Befana e la data presunta di rientro a scuola (per la Liguria lunedì 10 gennaio) potrebbero scattare nuove regole per la scuola.
Con un primo obiettivo su cui tutti sono concordi: la scuola in presenza va salvata e la didattica integrata dovrà essere solo l'ultima spiaggia. Al lavoro dunque per capire come trasformare le regole dello scorso novembre che difatto si sono dimostrate impossibili da mettere in atto al crescere dei contagi e proporre un sistema di tracciamento più snello che permetta di tenere sotto controllo i contagi stessi offrendo però a studenti e studentesse l'opportunità di andare a scuola.
La proposta delle regioni arriva il 31 dicembre nel corso della riunione tra la Conferenza delle regioni e il ministero. Ecco nei dettagli.
Il primo caso è quello di un solo positivo in classe. Qui tutti continuerebbero ad andare a scuola regolarmente seguendo la regola della autosorveglianza, con un tampone da fare al decimo giorno.
Il secondo caso è quello di due contagiati in classe: la proposta è di estendere anche a scuole elementari e prima media - come già previsto per il resto delle medie e alle superiori - la regola dell'autosorveglianza di 5 giorni per i ragazzi vaccinati o guariti. Ovvero, i vaccinati vanno a scuola, gli altri in didattica a distanza (e ufficialmente in quarantena). Di fatto creando una differenziazione tra vaccinati e non, soluzione che ha già sollevato polemiche politiche.
Il terzo caso è quello dei tre contagi in una sola classe: qui invece è la Asl a valutare ulteriori provvedimenti come la sospensione dell'attività in presenza.
Nulla cambierebbe nelle scuole dell'infanzia dove resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone da fare con un solo caso positivo.
Queste proposte potrebbero già essere analizzate e votate il prossimo 5 gennaio, mercoledì, nel corso del consiglio dei ministri che verrà però preceduto il giorno 4 da un incontro tra i sindacati della scuola e il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.
Resta l'obbligo vaccinale invece per il personale scolastico, come previsto dallo scorso 15 dicembre, mentre dal ritorno a scuola dovranno indossare la mascherina FFP2 i docenti della scuola dell'infanzia ma anche professori e maestri che hanno in classe alunni esentati dall'uso della mascherina stessa. Regola valida sia per la primaria sia per la secondaria.
IL COMMENTO
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