Sanità

Partito il piano nazionale 2022-25. Nel nostro Paese l'incidenza è tra le più alte al mondo
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di Tiziana Oberti

La resistenza agli antibiotici continua a essere uno dei temi che più preoccupano la sanità e la salute della nostra popolazione: all'Italia infatti va la maglia nera, insieme a Spagna e Grecia, per la sua alta incidenza a livello globale. Mentre nel nostro Paese è partito lo scorso autunno il piano nazionale per contrastarla.

Ne ha parlato a Primocanale il dottor Emanuele Pontali, direttore delle malattie infettive dell'ospedale Galliera di Genova: "L'antibiotico resistenza per il 2050 potrebbe essere responsabile della morte di 10 milioni di persone all'anno a livello globale. Subito dietro c'è il problema delle complicanze che questo porta, delle degenze prolungate, delle difficoltà di gestione delle persone con costi che diventano spropositati".

L'Italia ha la maglia nera per incidenza: "In Italia abbiamo una incidenza di resistenza tra le più elevate al mondo", conferma Pontali. "Italia, Grecia, Spagna sono i tre Paese peggiori". 

Per combattere il mancato effetto degli antibiotici sul paziente - fenomeno che ha molte e diverse cause - in Italia è stato sviluppato e presentato lo scorso novembre il Piano Nazionale di Contrasto all'Antibiotico-Resistenza (PNCAR). Una strategia complessiva "che parte della formazione, perché se non conosciamo bene il problema e non sappiamo che alternative usare potremmo non essere efficaci", spiega Pontali. 

 

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