Sanità

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di Redazione

Botta e risposta tra il Partito democratico ligure e la Lista Toti sul caso del medico di Bordighera operativo nonostante non fosse iscritto all'ordine. 

In una nota il Pd attacca: “Secondo l’assessore Gratarola, come ha recentemente dichiarato, ‘per fortuna la falsa medica di Bordighera ha visto poche persone’, ma quante dovevano essere per non sottovalutare la gravità di quanto è successo? Anche se fosse stata una sola persona la situazione sarebbe stata gravissima e indegna di un Paese civile. Ancora una volta, però, la Giunta, con Toti per primo, ha perso un’occasione per evitare certi commenti e con umiltà, invece, chiedere scusa: per non essere stati capaci di assicurare il diritto alla salute e aver messo a rischio la vita dei cittadini. Quando un cittadino entra in ospedale si dovrebbe sentire protetto, al sicuro e convinto di essere curato. Purtroppo in Liguria oggi non è così: si può rischiare di finire in mani di veri e propri impostori senza alcun titolo”, dichiarano il segretario del Partito democratico Davide Natale e il consigliere regionale del Pd Enrico Ioculano.

“La Giunta Toti - proseguono Natale e Ioculano - dà la colpa di quanto successo a tutti - i privati che guidano il Saint Charles, la cooperativa che gestisce il personale, la Asl1, Alisa - ma non a se stessi. Peccato che è stata loro la scelta di questa gestione mista pubblico e privata del Saint Charles e dell’uso delle cooperative per integrare il personale. In un Paese  normale di fronte a un caso così grave ci sarebbero state le dimissioni dei responsabili politici, il presidente e l’assessore regionale alla sanità, precedute da una conferenza stampa in cui si sarebbero assunti la completa responsabilità politica di quanto accaduto. Invece assistiamo al solito scaricabarile, ma quello che è ancora più grave è che tutti i nostri ospedali sono costretti a funzionare appoggiandosi ai medici a gettone, questo immancabilmente genera preoccupazione e smarrimento. L’assessore ora ha chiesto alle Asl e agli uffici della Regione di effettuare controlli più approfonditi: ma serviva arrivare a questo punto e scoprire che al pronto soccorso ha operato un falso medico per eseguirli? O forse i controlli dovevano essere accurati e scrupolosi fin dall’inizio? Quanto accaduto dà la misura della leggerezza con cui Regione effettua controlli sulla sanità privata accreditata ed è gravissimo. Lo dice lo stesso Gratarola: la Regione deve garantire la cura, in questo caso non lo ha fatto e se ne deve assumere le responsabilità. Alla sanità ligure - concludono Natale e Ioculano -  serve un vero e proprio cambio di  passo: assunzioni, per evitare che situazioni del genere si ripetano, e investimenti in strutture e attrezzature, per rendere la nostra sanità appetibile ai migliori professionisti. Quello che la Giunta non sta facendo e il loro fallimento è sotto gli occhi di tutti”.

Immediata la risposta in un comunicato della Lista Toti Liguria: "Ha ragione il segretario del Pd, Davide Natale: ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. A Bordighera è successo che una donna si sia finta medico per farsi assumere da una cooperativa e in questo modo ha svolto tre turni al punto di primo intervento prima di essere scoperta dal personale dell'ospedale e denunciata. A Genova è successo che un uomo mai laureato, sia stato assunto nel 1987 per concorso all'Ist, abbia curato pazienti tumorali senza aver alcun titolo per 22 anni, fino al 2009: allora la Sanità era in mano alla gestione della sinistra, del Pd con tutti i suoi trasformismi cui ha sempre preso parte Natale. Tre turni affiancata da medici veri che hanno subito scoperto la millantatrice, contro 22 anni a gestire la vita di pazienti con patologie gravissime. Sì, caro Natale. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità".

E ancora: "Ma prima di guardare quelle altrui, che al massimo riguardano lo sforzo di voler rimediare ai danni fatti in 30 anni da lui e dal suo partito, Natale dovrebbe guardare alle proprie e a quelle di un Pd che in 30 anni ha distrutto una Regione, allevato una classe dirigente cresciuta solo per meriti di tessera e oggi responsabile di aver trasformato il Pd in un partito qualunquista, dalla doppia morale, incapace di ogni progetto di sviluppo.
Natale, dalla fine degli anni Novanta, porta la responsabilità del declino della città della Spezia ribaltato solo dalla giunta Peracchini, di aver condotto al collasso tutte le municipalizzate della città, di aver contributo per un decennio alla chiusura di ospedali e al tempo stesso accumulato un buco da 100 milioni di euro proprio in campo sanitario che ancora paghiamo".


Infine: "Grazie al Pd, per la prima volta nella storia, la Regione Liguria è stata costretta ad un piano di rientro per i suoi debiti. E chi rappresenta tutto questo pretende di farci la predica? Invoca dimissioni dopo aver taciuto su chi ha lasciato i pazienti tumorali per 22 anni nelle mani di un sedicente dottore? Se Natale vuole parlare di responsabilità dovrebbe parlarne davanti ad uno specchio e vergognarsi anche un po’ di aver contribuito per un trentennio alla distruzione di una tradizione politica e di un territorio intero. Un successo ha diritto a rivendicare Natale nella sua lunga carriera all’ombra del partito: dopo aver sostenuto il peggior governo della Regione, oggi può vantarsi di fare un'opposizione anche peggiore. Complimenti! Eccellere in tutte le specialità non è da poco.