GENOVA - Dopo l'incontro di ieri tra Giovanni Toti e i manager apicali della sanità ligure, il presidente sottolinea quale sia stato il senso del confronto: "Ho chiesto alla sanità di utilizzare i soldi a disposizione per garantire più prestazioni ai cittadini e abbattere le liste di attesa". Il governatore ligure ribadisce di non aver strigliato nessuno, ma di aver evidenziato alcune priorità su cui mettere grande attenzione, e su cui i dirigenti sanitari hanno il dovere di dare risposte, "ovviamente senza banalizzare le difficoltà in cui si muove la sanità, ma se spendiamo più soldi, quei soldi devono tradursi in più prestazioni ai cittadini e non in spese delle aziende, questo comporta riorganizzazione, anche dibattito con le rappresentanze sindacali".
La richiesta del presidente Toti alla sanità è quella di organizzare i pronto soccorso, perché non tutti coloro che vanno al pronto soccorso hanno bisogno di interventi urgenti di alta complessità, molti hanno bisogno di un ricovero e una presa in carico molto più blanda. "Stiamo facendo cabina di regia con il commissario Castanini di Liguria Digitale, ci sono spazi per recuperare, non tutte le Tac producono lo stesso numero di Tac al giorno, le macchine stanno aperte lo stesso numero di ore. Molto spesso ci sono dei buchi all'interno della programmazione quotidiana per colpa di alcuni che magari in modo maleducato rinunciano all'ultimo e non si presentano all'appuntamento, forse si raggiunge addirittura un 25%-30% di posti, ragioniamo in termini di overbooking" ha aggiunto Toti.
Altro tema al centro del dibattito pubblico è quello legato alle liste d'attesa, che secondo Toti hanno due gambe. "Una è legata alle gare che stiamo facendo per acquistare prestazioni dal privato, in modo gratuito per i cittadini. È stata chiusa ieri la gara per la diagnostica, partirà nel giro di trenta giorni la gara per ulteriori prestazioni cliniche, chirurgiche e mediche, bassa complessità operatoria, ortopedia. Abbiamo inevase circa una cinquantina di milioni di euro, che somma 35 per diagnostica, siamo a un progetto che ambiziosamente vorrebbe annullare questo tipo di gap" ha concluso Toti.
IL COMMENTO
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