Gratarola 500 giorni da assessore: "Voto più che sufficiente, ma occorre meno burocrazia"

GENOVA - "Come assessore credo di aver ottenuto la sufficienza e non sono stato rimandato a settembre anche se l'ultima parola è del 'professore' Giovanni Toti che mi ha dato la delega, come medico all'assessore invece do qualcosa di più un sei al sette". Così Angelo Gratarola durante l'ultima puntata di Terrazza sanità giudica i suoi primi 500 giorni da assessore regionale alla sanità.

"Mi sarebbe piaciuto poter agire di più ma serve meno burocrazia vorrei aver avuto meno pastoie, lacci e lacciuli non dico serve rivoluzionare tutto anche perchè le uniche norme che sono impossibili da superare sono le leggi della natura - spiega Gratarola - ma in un momento eccezionale per la sanità come questo bisogna rispondere con misure eccezionali, se pretendiamo che le liste d'attesa si svuotino da sole con le misure del passato beh credo che sia un'opera impossibile".

Gratarola è diventato assessore il 12 ottobre 2022 e prima è stato il volto dell'emergenza in Liguria. Come coordinatore del dipartimento interaziendale dell'emergenza-urgenza si è trovato a gestire la tragedia del crollo di ponte Morandi ma soprattutto la pandemia da Covid 19. (IL RITRATTO)

Chi lo conosce ammette che pretende molto dagli altri così come da se stesso e non si arrende facilmente. Forse anche per questo il presidente Giovanni Toti lo ha scelto, di lui si fida e sa che non lascerà nulla di intentato.

Appena nominato assessore Gratarola a Primocanale aveva detto che si trattava di una sfida da far tremare i polsi (LEGGI QUI) e al centro del suo lavoro continuano a esserci tre punti centrali: liste d'attesa, prevenzione e riorganizzazione.

Dopo l'approvazione del nuovo piano socio sanitario regionale, che ha caratterizzato il primo anno di lavoro di Gratarola, il 2024 si è aperto con al centro le liste d'attesa e una cabina di regia che prima dell'estate dovrebbe già portare dei risultati grazie a una migliore organizzazione, l'uso dell'informatica e dell'intelligenza artificiale e due bandi per prestazioni aggiuntive rivolte al privato accreditato: una appena chiusa per la diagnostica da 7,3 milioni di euro e poi verrà aperto il bando di gara per la chirurgia a bassa e media complessità, prima con l'ortopedia e poi a seguire con le altre specializzazioni con altri 35 milioni che entreranno nel circuito della sanità ligure.

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Con la conferma della Liguria regione più anziana d'Europa arrivata pochi giorni fa da Eurostat per Gratarola risulta fondamentale far capire al governo attraverso il ministro della salute Orazio Schillaci che la spesa sanitaria che la Liguria si trova ad affrontare, ovviamente in base agli abitanti, è molto più alta rispetto ad altre regioni. Secondo i calcoli di Alisa presentati la settimana scorsa, alla Liguria servirebbero 150 milioni in più per mantenere i lea (livelli essenziali di assistenza) perchè il riparto delle risorse alle regioni dovrebbe correttamente considerare il peso dell'età. (LEGGI QUI)

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Resta poi ovviamente la mancanza di personale soprattutto in alcuni settori come la rianimazione ed anestesia, la gastroenterologia, la medicina d'urgenza. Un problema nazionale non solo ligure. Secondo Gratarola infatti "i medici dell'emergenza così come gli anestesisti e i rianimatori devono essere pagati di più, i contratti di lavoro non possono essere tutti uguali, bisogna riaccendere nei giovani la passione che manca non solo per una questione economica ma anche per l'appiattimento delle carriere e questo porta molti ad andare all'estero". 

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Il 2024 dovrebbe poi essere l'anno che vedrà partire al Policlinico San Martino di Genova il trapianto di cuore. (LEGGI QUI)

Sul fronte delle nomine l'inizio del 2024 ha poi visto Gratarola scelto dalla Conferenza delle Regioni come membro del Consiglio di Amministrazione dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco (LEGGI QUI) e su quello personale la pensione dal Policlinico San Martino di Genova (LEGGI QUI).