Sanità

Solo ventimila tra bambini e anziani, le due fasce con maggiore vaccinazione
3 minuti e 13 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

"Il picco influenzale in Liguria è passato mettendo a letto da gennaio 130mila persone, la fascia più colpita è stata quella tra i 15 e i 64 anni con 100mila casi, mentre tra bambini e anziani ci sono stati solo ventimila casi essendo le due categorie nelle quali registriamo il numero più alto di vaccinazioni, nell'ultima settimana riduzione del circa 50% con circa 16mila casi". Così a Primocanale Andrea Orsi, docente di igiene all'università di Genova e collaboratore del professor Giancarlo Icardi al laboratorio di igiene del Policlinico San Martino di Genova.

Picco superato

"L'ultimo aggiornamento dell'Istituto Superiore di Sanità, che è uscito venerdì scorso, il giorno di San Valentino, 14 febbraio, ci dice chiaramente che anche a livello nazionale abbiamo superato il picco, tant'è vero che l'incidenza è scesa di almeno 2-3 punti rispetto appunto alla situazione di picco registrata intorno a metà fine gennaio - racconta Orsi - a livello ligure noi avevamo registrato un picco di rilevamenti influenzali a inizio anno, come più o meno previsto, poi eravamo rimasti in una fase cosiddetta di plateau, ovvero questa sostenuta circolazione di virus respiratori che ha continuato a causare forme respiratorie e adesso stiamo assistendo effettivamente a un calo".

Ragazzo si soffia il nasoIl numero maggiore di casi nella fascia tra i 15 e i 64 anni

Casi diminuiti del 40%

"Nelle ultime due settimane, quindi nelle prime settimane di febbraio, i rilevamenti di virus influenzale sono diminuiti parecchio, sono diventati quasi la metà rispetto a quelli precedenti, più o meno una diminuzione del 40%. Tendiamo i dati dal gennaio in avanti, quindi le 4-5 settimane, diciamo le quattro settimane di gennaio e le prime due settimane di febbraio, fondamentalmente sono rimasti a letto colpiti da un qualche virus respiratorio circa 125.000-130.000 liguri, quindi diciamo quasi il 10% della popolazione ligure".

Fascia più colpita tra i 15 e i 64 anni con 100mila casi

"La fascia d'età più colpita è stata quella ovviamente più numerosa, quindi quella dei pazienti, degli abitanti tra 15 e 64 anni, dove abbiamo registrato più o meno 100.000 casi, mentre invece nelle fasce d'età diciamo più estreme, quelle dei bambini più piccoli e degli anziani sopra i 65 anni, abbiamo registrato circa 10.000 casi in entrambe le categorie.

Quello che abbiamo visto nelle ultime due settimane è una riduzione importante perché mentre nelle settimane di picco noi registravamo circa 25-30.000 casi a settimana, nell'ultima settimana invece abbiamo registrato circa stimati 16.000 casi, quindi come dicevamo una riduzione di quasi il 50%. Se vediamo a livello nazionale, i report nazionali ci dicono che nel globale italiano dall'inizio della stagione sono stati colpiti più di 10 milioni di persone, quindi su un totale di 60 milioni a livello italiano probabilmente c'è stata un'incidenza anche maggiore di forme respiratorie".

"Una stagione tradizionale"

"La stagione di quest'anno è stata una stagione tradizionale, nel senso del termine che noi usavamo prima della comparsa di Covid, prima della pandemia da covid-19. Stagione tradizionale significa i virus influenzali arrivano verso dicembre, ci sono delle avvisaglie nei mesi precedenti, ma il grosso arriva a dicembre, il picco si registra tendenzialmente nel mese di gennaio e poi si assiste al calo successivo e assieme ai virus influenzali circolano virus respiratori, altri come para influenzali, virus respiratorio sinciziale e altri. La stagione più o meno ricalca quella dell'anno scorso, non abbiamo raggiunto gli stessi valori quindi il picco è leggermente inferiore, ma diciamo che bene o male il numero di persone colpite e stimate è molto simile a quello dell'anno scorso.

Quindi diciamo dopo i due, tre, quattro anni pandemici dove abbiamo visto dei grandi cambiamenti epidemiologici, per esempio nel 2020-21 era scomparsa la circolazione di virus influenzali, diciamo nelle ultime due stagioni abbiamo assistito effettivamente a stagioni classiche con in più diciamo l'addendum fornito da SARS-CoV-2 che quindi in generale ha un po' aumentato la soglia e quindi il numero delle forme respiratorie".

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