Bogliasco, 10 classi in quarantena e la Asl arriva in paese per i tamponi a 250 bambini

Dieci classi in quarantena (l'intera scuola elementare) e poi una sezione della scuola dell'infanzia pubblica, una della materna privata e ancora una "bolla" del nido comunale. E da ieri una classe della scuola media in sorveglianza attiva per via di un caso positivo: a Bogliasco in questi giorni le vie del paese sono particolarmente deserte, niente bambini a correre in piazza, sul campetto davanti alla scuola solo pochi e grandi a tirare calci al pallone. 

Tutti a casa da una settimana per la quarta ondata che ha colpito - qui come altrove, in Liguria tocchiamo oramai le 250 classi in quarantena - i piccolissimi non vaccinati. Oggi, venerdì 26 novembre, tornano a scuola le prime due classi della primaria dopo il primo ciclo di tamponi di ieri. Per le altre c'è ancora da attendere il responso dei tamponi rapidi che per il secondo giorno di fila verranno effettuati quest'oggi nei locali attigui alla Croce Verde.

Tre giorni di tamponi - giovedì, venerdì e sabato - per circa 250 bambini e bambine che avrebbero dovuto recarsi per il controllo di fine quarantena o a San Benigno o a Cornigliano: nel secondo caso circa 20 chilometri di strada, un'ora di viaggio se tutto va bene. In attesa di un centro per tamponi a levante, Asl3 in accordo con la scuola e il Comune ha organizzato una squadra di sanitari a "domicilio" per procedere con i tamponi. Che saranno rapidi, ma si passerà immediatamente al molecolare in caso di positività.

Continuano a crescere i casi di covid-19 tra i più piccoli, in tutta la regione oggi sono 250 le classi in quarantena. Oltre al caso di Bogliasco, solo nel Tigullio sono trenta e continuano a salire soprattutto nelle province di Imperia e di La Spezia. 

Ieri intanto è arrivato da parte di Ema, Agenzia europea per i medicinali, l'ok al vaccino Pfizer per i bambini dai 5 agli 11 anni di età, lo stesso che già viene inoculato agli over 12. Lunedì prossimo in Italia si pronuncerà Aifa, Agenzia italiana del farmaco e poi spetterà alle regioni organizzare la vaccinazione che sarà comunque volontaria.