GENOVA-La Regione Liguria ha stanziato 9,5 milioni di euro per la sanità privata accreditata che eroga servizi sociosanitari extraospedalieri per disabili e anziani per gli extra costi dovuti al covid.
"Sono stati due anni durissimi di pandemia - spiega il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti - che hanno inciso pesantemente non solo sui nostri ospedali e sulla medicina territoriale ma anche sulle rsa per i maggiori costi gestionali dovuti a aree apposite per l'isolamento dei positivi o per i nuovi ingressi e a tutte le altre misure che queste strutture hanno dovuto adottare per limitare la diffusione del virus. Questo percorso di supporto alle nostre rsa è iniziato nel 2021 e proseguirà".
La delibera prevede l'annullamento della decurtazione del 30% della tariffa giornaliera per i pazienti psichiatrici e disabili inseriti in una rsa, per i quali le condizioni cliniche al raggiungimento del 65/0 anno di età venivano assimilate a seguito di una visita medica a quelle geriatriche tipiche dell'invecchiamento. In questo modo la tariffa giornaliera riconosciuta alla struttura per questi pazienti rimane invariata anche dopo i 65 anni. Viene inoltre disapplicata la regressione tariffaria, riconoscendo alle aziende la produzione piena (il 100% delle prestazioni previste dal convenzionamento) senza alcun meccanismo di 'scontistica' anticipata rispetto al valore del budget concordato. Secondo quanto previsto dalla delibera, viene poi riconosciuta agli enti gestori un incremento del 2,7% della produzione erogata nel 2021 per l'area anziani.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci