"Ci sono gli ingredienti per accelerare e offrire al Ponente genovese e ligure non solo una risposta ospedaliera adeguata di media e alta intensità, ma anche una leva di sviluppo e ricerca". Dopo l'annuncio del governatore Toti che mercoledì sarà firmata da Draghi, il progetto bandiera del Pnrr relativo al nuovo ospedale Irccs agli Erzelli, il coordinatore della Struttura di Missione per la sanità ligure Giuseppe Profiti, disegna la "road map" per la realizzazione. "Contiamo di definire tutto il quadro degli accordi entro la fine dell'anno - ha spiegato - la tempistica è un po' diversa dalle opere pubbliche, avremo una serie di vantaggi che la rendono particolarmente veloce. L'area è di proprietà pubblica, che è in grado di sviluppare progetti. Il finanziamento è di un altro soggetto pubblico, Inail".
Il nuovo ospedale, per Profiti, è il tentativo di declinare la sanità in due modi diversi: "non solo spendere per alzare i servizi ai cittadini ma anche spendere come investimento, affiancandolo agli investimenti dei privati. Un modo diverso di pensare la sanità ma non così stravolgente. Oltre l'Appennino è un modello vincente quello dell'industria biomedicale affiancato alla sanità di alto livello".
Il nuovo ospedale, quindi, sarà un un unicum a livello nazionale grazie alla medicina computazionale. "Il sogno di poter sostituire le sale operatorie con una stanza piena di calcolatori - ha detto Profiti - e il bisturi con un algoritmo sta prendendo piede. A questo punto la possibilità di applicare queste tecnologie alla sanità ci è parsa un'opportunità unica a livello nazionale perché mette insieme soggetti come l'Iit che oggi è elemento di punta nell'ambito della tecnologia robotica e del calcolo computazionale. L'obiettivo è creare qui un riferimento nazionale anche delle applicazioni di queste tecnologie nuove nel campo della sanità, espandendo i germogli nati al San Martino dove con Iit, Gaslini sono già nati piccoli laboratori in cui gli ingegneri lavorano accanto a ricercatori, medici e biologi".
IL COMMENTO
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