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Il pretendente alla società blucerchiata proposto da Ivano Bonetti ha molte analogie con il Viperetta, ma la vigilanza di Lanna e del CdA e le regole di Vidal dovrebbero impedire il sequel, per giunta di un film già brutto di suo
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di Stefano Rissetto

Otto anni dopo essere stata regalata (e garantita) dalla famiglia Garrone-Mondini a un allora semisconosciuto romano con interessi nel cinema e qualche guaio con la giustizia, Massimo Ferrero è diventato famoso e agiato e la Sampdoria, da lui guidata fino all'arresto dello scorso 6 dicembre, è in cerca di un nuovo proprietario. I problemi giudiziari con le accuse di bancarotta fraudolenta formulate dalla procura calabrese di Paola; lo stato di dissesto delle sue società Farvem e Eleven, sotto un concordato di cui è garanzia ovvero "prigioniera" proprio la Sampdoria; l'inaridimento delle plusvalenze dei primi anni e l'assenza di capitali da reinvestire, per non parlare degli show prontamente ripresi con il ritorno alla piena libertà dopo quasi sei mesi, rendono il Viperetta un peso se non un'ipoteca per il futuro della società blucerchiata. Il nuovo CdA guidato da Marco Lanna aspetta che il custode del trust Vidal, finalmente affiancato dalla Banca Lazard, trovi un compratore serio, solido e affidabile.

Ma i riscontri al momento o non ci sono oppure non sono euforizzanti. James Pallotta, lasciata la Roma vista l'impossibilità di fare lo stadio nuovo a Tor di Valle, sembra puntare sul Palermo. Inconsistente la voce che porta a David Blitzer, finanziere americano con interessi in alcune società europee. Quanto alla cordata Vialli, ritiratasi il 7 ottobre 2019 dopo un anno di estenuante e inconcludente trattativa, ormai Knaster ha comprato il Pisa e Dinan non ha più dato segnali.

La sola indiscrezione fondata porta a una figura che più simile a Ferrero, fedina penale a parte che in questo caso è assolutamente immacolata, non potrebbe essere: Franco Di Silvio, cinquantenne pugliese che vive tra Bologna e la Francia, qualche iniziativa di successo nel cinema con vari ruoli, da produttore di pellicole del regista cult Abel Ferrara ad attore nel seguito di "Eccezziunale veramente", due precedenti tentativi di entrare nel calcio con il Foggia e, proprio come il Viperetta prima del colpaccio Sampdoria, con la Salernitana. Ma lo scorso anno il suo approccio con il club granata era stato fermato per la mancanza dei requisiti necessari.

Insomma, non sembra una figura ideale per voltare pagina rispetto a otto anni, che cadono giusto oggi, di proprietà Ferrero. Ma le regole di serietà, solvibilità e affidabilità annunciate da Vidal e rafforzate dalla vigilanza di Lanna e del CdA dovrebbero impedire un Ferrero bis. Quasi sempre i sequel dei film di successo sono dei fallimenti, figuriamoci quando era stato brutto anche il primo.