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di Giovanni Porcella

GENOVA - L'addio di Mimmo Criscito fa rumore perché la sua vita calcistica e non solo è andata di pari passo con la maglia rossoblù addosso. Un grifoncino prelevato da Napoli che poi ha saputo fare una grande carriera. Una presenza in prima squadra tra il 2002 e il 2004 quando di fatto faceva parte delle giovanili poi il passaggio alla Juve.

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Torna in prestito ed è boom dal 2006 e il 2007 con 36 presenze e 4 gol. Alla fine col Genoa ne segnerà solo in campionato 26. Dal 2008 al 2011 è capitano indiscusso, ma il Genoa che fa sognare si sfalda. Viene ceduto allo Zenith San Pietroburgo dove resta per 7 campionati. Rientra nel 2018 e contribuisce alle miracolose salvezze con 104 presenze e 17 reti. Preziosi  lo aveva assicurato di un futuro da dirigente , ma il "The end" è arrivato senza sorrisi con la maledizione di in rigore sbagliato nel derby.

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Criscito ha rescisso un contratto ma non verrà mai cancellato il suo essere genoano. Doveva finire in altro modo, il Genoa perde un ottimo giocatore e un simbolo. La nuova società ha deciso così, il fondo il calcio va così.