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di Stefano Rissetto

Milan Skriniar, considerato il difensore centrale più forte d'Europa, al centro di una corte serrata del PSG all'Inter, ammette: "Devo tutto a Giampaolo".

"Tante volte, quando faccio interviste o vedo Giampaolo, lo ringrazio sempre. All'inizio - ricorda a Dazn il capitano della Nazionale slovacca - ho sbagliato qualche partita, ho preso anche rosso, fatto qualche rigore, ma lui mi supportava sempre. Magari vedeva qualcosa in più che magari gli altri non lo vedevano in me. Pensavo che fosse difficile la Serie A, ma lo è ancora di più di quanto mi aspettassi. Devi essere sempre posizionato bene, di taglio, vedere gli attaccanti, la palla... Lavoravamo ogni giorno su queste cose qua e ciò mi ha reso un difensore più forte".

Skriniar venne scovato dall'allora capo osservatori Pecini nello Zilina, la squadra della città natale del tricampione del mondo di ciclismo Peter Sagan, e venne ingaggiato appena ventenne nel mercato invernale 2016: "Io arrivai a fine gennaio, a metà campionato, ero contento di avere questa possibilità, ma era molto difficile per me. Non parlavo italiano, il trasferimento si fece in 3 giorni, ero a Dubai con l'Under 21, mi chiamarono e dissi: 'Vado subito'. Feci 2 partite fino a fine campionato, non giocavo quasi mai, tante volte mi allenavo fuori rosa, ma anche queste cose mi hanno reso più forte e mi hanno aiutato". L'anno seguente Skriniar fu titolare fisso, si rivelò come un giocatore eccezionale e a soli 21 anni passò all'Inter per 35 milioni, di cui 15 contabilizzati come valore della contropartita tecnica Caprari.