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di Stefano Rissetto

Da una parte Lazard, dall'altra i Ferrero, in mezzo il CdA della Sampdoria. Il presidente Marco Lanna, il vice Antonio Romei e i consiglieri Gianni Panconi e Alberto Bosco si sono riuniti a Milano, nella sede della banca d'affari incaricata in estate di trovare acquirenti per il club, presenti i dirigenti dell'istituto e il custode fiduciario Gianluca Vidal. La scelta della sede era funzionale a un'auspicata accelerazione del lavoro della Banca Lazard, incaricata di trovare un acquirente serio e solido per il club, ma il comunicato riassuntivo della dirigenza apre un chiaro fronte dialettico con la proprietà, convocata per il 14 dicembre in assemblea degli azionisti.

Per quanto riguarda i negoziati finalizzati al cambio di proprietà, non sono emerse novità sul versante mediorientale, tuttora deficitario sotto il profilo degli atti concreti necessari per parlare di trattativa vera e propria. I "sette, massimo dieci giorni per arrivare a una conclusione" erano stati fissati da Vidal in persona lo scorso 30 ottobre, in una dichiarazione a clubdoria46 come ragionevole termine per passare oltre. Siamo ormai al 18 novembre e nessuna dichiarazione di nessuno può supplire alla persistente mancanza delle garanzie economiche indefettibili, insomma i soldi, più volte dati "in viaggio" o bonificati "entro 48 ore", affermazione quest'ultima datata 10 ottobre.

Nella giornata odierna, gli amministratori e lo stesso Vidal hanno quindi preferito focalizzare l'attenzione sul rapporto di attività fornito loro dai dirigenti di Lazard, che secondo il comunicato ufficiale di Corte Lambruschini è stato "un aggiornamento del processo di vendita del club".

Il CdA e il Collegio Sindacale della Sampdoria sono stati così informati delle trattative in corso, "che sono coperte dal massimo riserbo richiesto dagli interlocutori. Le informazioni sul processo di vendita - insiste la nota - sono coperte da vincoli di riservatezza sino a che non verranno formalizzate anche al CdA".

La novità più interessante riguarda l'assemblea degli azionisti, in sostanza Vanessa e Giorgio Ferrero figlia e nipote di Massimo, che secondo la nota del club verrà convocata il 14 dicembre. Non è improbabile, in assenza di adempimenti d'obbligo, che l'ordine del giorno si ispiri allo stesso criterio adottato nel capitolo cessione: ovvero distinguere i fatti concreti dalle parole in libertà, le regole del codice civile dalle sparate verbali. Le ultime dichiarazioni dell'ex presidente potrebbero aver destato logico stupore, oltre che risultare controproducenti per i destini di una società le cui probabilità di sopravvivenza sono direttamente proporzionali ai tempi del distacco definitivo dall'attuale proprietà. Al centro dell'assemblea degli azionisti, ci potrebbe così essere la curiosità del presidente e dei consiglieri di sapere con quali risorse, ovvero iniezioni di denaro fresco, il Viperetta possa rimettere in sesto la situazione economica e agonistica, tra l'altro "comprando sei giocatori". In caso di riscontri concreti, i primi a esserne confortati sarebbero gli stessi Lanna e consiglieri.