Impresa straordinaria quella di Ambrogio Beccaria, ormai ligure d'adozione vista la formazione del velista italiano allo Yacht Club Italiano che ha scelto come partner in questa sua avventura: al suo esordio alla Route du Rhum e alla sua prima regata su “Alla Grande – Pirelli”, ha tagliato il traguardo ieri alle ore 16:38 ora locale (21:38 ora italiana) in seconda posizione nei Class40 e primo fra gli italiani nella sua categoria, attraversando l’Atlantico in solitaria in 14 giorni 7 ore 23 minuti. Un risultato straordinario frutto anche della sinergia di alcune delle più importanti realtà della Liguria. Ambrogio ha condotto la regata magistralmente, sempre nelle prime posizioni tra i Class40.
Primocanale lo ha incontrato proprio alla presentazione allo YCI prima che la nuova barca, nata proprio nei cantieri genovesi, salpasse alla volta dell'oceano. Questa esperienza gli ha consentito di realizzare un suo grande sogno, quella di costruire la barca che aveva sempre immaginato grazie ad un'ottima rete di supporto made in Liguria. Beccaria ha studiato alla Spezia proprio design della nautica e da appassionato velista non avrebbe mai pensato di avere l'occasione di partecipare attivamente alla realizzazione di questa imbarcazione, che prende il nome anche dall'entusiasmo che vi è stato messo nel progettarla e crearla, oltre che da una barca precedente di Ambrogio.
La strategia adottata gli ha inoltre permesso di vincere lo spettacolare “match race” durato giorni e giorni il francese Corentin Douget. Ottimo risultato, dunque, nonostante le difficoltà per l’avaria alla stazione del vento e il miglior risultato di sempre alla Route du Rhum in una classe monotipo per un velista italiano. E complimenti anche ad “Alla Grande - Pirelli”, che pur essendo la barca più nuova e meno rodata della flotta dei 55 Class40, ha dato prova delle sue straordinarie capacità, tenendo nell’ultima settimana di regata velocità medie di circa 17 nodi (e con punte di 25). Andando a tratti più veloce degli Imoca, la classe dei velocissimi monoscafi di 60 piedi (18 metri). Grande successo per un progetto 100% Made in Italy, che ha visto Genova al centro di questo progetto che, in un contesto dominato storicamente dai francesi - che da decenni sono il punto di riferimento delle regate oceaniche sia in termini di know-how, di progettazione e costruzione. Beccaria mesi fa ha scelto un’opzione autarchica: dando fiducia a due suoi coetanei e amici (Guelfi e D’Angeli) che gli hanno progettato una barca rivoluzionaria, a un nuovo cantiere Sangiorgio Marine, nuovissima realtà nel cuore di Genova che ha iniziato la sua attività costruendo proprio AllaGrande e una veleria che ha la sua sede operativa a Carasco, la North Sails Italia che ha curato la progettazione e realizzazione del ‘motore’ della barca di Beccaria. Banca Passadore ha affiancato Ambrogio per la parte finanziaria del progetto e, Last but not least, Ambrogio è portacolori dello Yacht Club Italiano, sempre in prima fila nel sostengo ai giovani atleti e punto di riferimento per la vela italiana.
Nicolò Caffarena, segretario generale dello Yacht Club Italiano, commenta: "Il risultato di Ambrogio non è solo storico per lo Yacht Club Italiano, ma per tutto il movimento della vela italiana. Una dimostrazione evidente di come il talento, la passione e l’impegno possono portare a grandissimi risultati. Un’impresa di questo genere per un giovane in una regata così impegnativa con una barca nuova costruita da un nuovo cantiere e disegnata da due giovani progettisti all’esordio, confermano che l’Italia è ormai indiscutibilmente ai vertici anche nella vela oceanica. Come Yacht Club Italiano è piacere ed orgoglio avere riconosciuto il talento di Ambrogio anni fa, averlo sostenuto economicamente e soprattutto aver fatto sistema con sponsor e realtà al 100% italiane in gran parte facenti parte della grande famiglia del nostro Club: la famiglia Passadore con la propria banca, la famiglia Garrè ed Edoardo Bianchi con un nuovissimo cantiere all’avanguardia".
Gli fa eco un altro socio Yci, Edoardo Bianchi, che è ceo di Sangiorgio Marine: "Siamo veramente contenti del risultato di Ambrogio e di Allagrande-Pirelli: un grande risultato per il velista, ma anche tanta soddisfazione per noi che abbiamo costruito e varato la barca sulle banchine genovesi. Vedere il nome di Sangiorgio Marine sul podio di una regata come la Route Du Rhum è motivo di grande orgoglio: Allagrande è la nostra prima creatura ed è già sinonimo di Made in Italy e di avanguardia. In Allagrande c’è tutto lo spirito del neonato cantiere e delle grandi capacità genovesi in termini di cantieristica ma anche di innovazione".
IL COMMENTO
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