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di Giovanni Porcella

GENOVA - Archiviata la pratica Brescia, il Genoa, guardando la classifica con il vantaggio di 5 e 6 punti su Sud Tirol e Bari, ha il destino per la serie A nelle sue mani.

Ma per i rossoblu saranno fondamentali le partite con le “4 streghe”, ovvero Reggina, Como, Perugia e Cittadella. All’andata da questo poker di partite arrivò solo un punto col Como, le altre furono tutte sconfitte che portarono all’esonero di Blessin.

Insomma il Genoa farebbe bene a ricordarsi di cosa accadde in quel mese tragico. Il disastro parti’ da Reggio con la battuta d’arresto per 2-1 in un match difficile a livello ambientale. La squadra calabrese allora volava, ora pare in grande difficoltà, ma proprio la lezione del Granillo è da insegnamento. Dopo il Grifone andrà in riva al lago.

Il Como a Genova gioco bene e il pareggio alla fine è andato bene ai rossoblu. Li crollarono le certezze di Blessin che perse contro un Perugia allo sbando. È così si aprì la voragine in cui Bani e compagni ci finirono dentro con il ko casalingo contro il Cittadella. Fin qui Gilardino ha fatto, nello stesso percorso del collega tedesco, qualche punto in più, ma adesso può scattare contro le “4 streghe” che fecero deragliare la squadra considerata la più forte del torneo.

Ma Gila a queste sfide ci arriva con l’entusiasmo della tifoseria e con un gruppo solido e determinato a finire in bellezza. Pare un altro film con una sceneggiatura nuova e così Reggina al Ferraris, Como e Ci Perugia in casa e infine il Cittadella in Veneto, non sono più un tabù che mise a nudo il Genoa.