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L'imprenditore, ex presidente di Genoa e Livorno, fa capire di sapere molto delle grandi manovre in corso
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di Stefano Rissetto

Aldo Spinelli, dal 1985 al 2021 presidente prima del Genoa e poi del Livorno, dà speranze alla Sampdoria: "Io credo che possa esserci uno spiraglio, non prima di giugno". Nella parte calcistica di una lunga intervista a Primocanale, l'imprenditore lascia capire alla nostra Elisabetta Biancalani di conoscere lo stato delle cose attorno alla Sampdoria, di cui per 12 anni è stato acerrimo avversario ma che ha sempre rispettato.

"Nomi non posso farne, non bisogna mai farne" sostiene Spinelli, che indica giugno come svolta decisiva "perché non si può far fallire una società gloriosa come la Sampdoria. Io credo che qualcuno si stia muovendo, anche le istituzioni: alla fine dovrà vincere il buon senso che Ferrero deve avere di cedere e basta, perché quello che ha fatto in questo momento non è ammissibile".

Su come sia arrivato a indicare giugno come punto di svolta, Spinelli ammette: "Sinceramente sento parecchie persone, mi interpellano molte persone e uno che ama il calcio non può mai tirarsi indietro. Però io per la Sampdoria non posso fare assolutamente niente, se non scambiare consigli. Bisogna avere pazienza, cercare di limitare i danni e quelli che entrano sanno che devono riconquistarsi la fiducia dei tifosi, perché i tifosi sono la vera forza della Sampdoria".

Sull'esito del campionato, Spinelli non è troppo ottimista anche dopo la vittoria di domenica: "Ho visto anche altre partite e posso dire che la Sampdoria è stata solo sfortunata e anche un pochino danneggiata".