GENOVA - "Un'emozione infinita in un pugno di giorni. Il gol al Milan, gli applausi di San Siro e Udine, l'inseparabile abbraccio dei miei tifosi a Genova, la salvezza societaria della Samp, l'ultima partita al Maradona col Napoli campione d'Italia e l'omaggio dei miei concittadini. Chiedo scusa, mi avete visto piangere tanto... ma questi sono sogni che si fanno da bambini. Grazie dal cuore. Con grande affetto ricambio tutto il bene che ho avuto da ognuno di voi. Fabio" così Fabio Quagliarella in un messaggio pubblicato sul suo Instagram racconta le emozioni che ha vissuto negli ultimi giorni.
A Napoli nell'ultima di campionato il pubblico di casa gli ha tributato una lunga standing ovation. Il bis dopo la grande emozione vissuta a Genova nella sfida contro il Sassuolo quando Quagliarella ha ricevuto l'omaggio di tutto il Ferraris, con il lungo giro di campo e l'abbraccio collettivo da parte di tutti i compagni di squadra (Leggi qui). Nel suo messaggio social il numero 27 racconta le emozioni della salvezza societaria della Samp, l'ultima partita in Serie A giocata al Maradona davanti al Napoli campione d'Italia.
Quagliarella ha segnato la storia blucerchiata degli ultimi anni ma con il cuore sempre per il suo Napoli. Domenica dalla Curva A del Maradona lo striscione: "Di partenope figlio orgoglioso. Dal passato beffardo al presente glorioso. Sulla nostra maglia il tuo sudore impregnato, dalla tua gente non sarai mai dimenticato... Grazie Fabio".
E sì perché Quagliarella fu venduto contro il suo volere nell'estate del 2010. In tanti a Napoli gridano al tradimento. Ma la verità era un'altra: in quel periodo venne stalkerizzato da un poliziotto che si finse suo amico. Quagliarella e i suoi genitori iniziarono a ricevere lettere minatorie e ricattatorie, si affidarono proprio al poliziotto che non denunciò mai la cosa e al contrario continuò la sua opera ricattatoria di nascosto. La verità venne a galla solo nel 2017, Raffaelle Piccolo, questo il nome dello stalker è stato condannato in via definitiva e arrestato per atti persecutori, calunnia e sostituzione di persona.
Lo striscione del Maradona nell'ultima di campionato rende giustizia all'uomo Fabio Quagliarella.
IL COMMENTO
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