Il Ministero della Salute ha emanato la circolare con le indicazioni per garantire il corretto svolgimento delle competizioni sportive. Il documento, approvato dalla Conferenza Stato Regioni, “recepisce integralmente il parere espresso dal Comitato Tecnico Scientifico” espresso il 14 gennaio. La novità più importante, in relazione al calcio, è la soglia di 9 positivi nel gruppo squadra che fa scattare lo stop agonistico.
Il protocollo specifica infatti che “con il raggiungimento di un numero di positivi superiore al 35% dei componenti del gruppo atleti venga bloccato l'intero gruppo squadra. Per la definizione del gruppo atleti ci si rimette agli Organismi sportivi competenti per disciplina”.
In relazione al calcio, poiché la Figc ha fissato in 25 giocatori il tetto della rosa su cui calcolare la percentuale di giocatori positivi. Di conseguenza, con nove calciatori contagiati scatta il limite e lo stop a tutta la squadra.
La sorveglianza sui soggetti del gruppo squadra è affidata al medico responsabile o a quello di squadra. Resta fermo l'obbligo del medico di “comunicare tempestivamente ed esaustivamente tutti i dati relativi i casi in oggetto alle autorità sanitarie locali”
Il protocollo detta regole più chiare sulla gestione dei contagi, sia per le squadre, sia per le Asl, fornendo “misure sicure e condivise da parte di tutte le amministrazioni, centrali e territoriali”, per garantire la sicurezza dei partecipanti alle competizioni sportive e il corretto svolgimento delle partite.
Nella circolare si spiega che per la sorveglianza degli atleti e dei componenti delle squadre dovranno essere usati tamponi antigenici o molecolari, “nel rispetto dei criteri definiti dal Ministero della Salute”
Vengono poi chiarite le procedure da mettere in atto con un soggetto positivo all’interno del gruppo squadra. I positivi vengono messi in isolamento, monitorati e controllati nei termini e con le modalità previste dalla normativa vigente.
Per i contatti ad alto rischio, cioè i soggetti del gruppo squadra esposti all'interno del gruppo o in ambito comunitario, è prescritta la sorveglianza attiva con un test antigenico ogni giorno per almeno cinque giorni e obbligo di indossare la mascherina Ffp2 in tutti i contesti in cui non viene effettuata attività sportiva.
IL COMMENTO
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