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"E ora, cari Pezzuto e Marini, speriamo di non rivedervi mai più" conclude l'ex arbitro e opinionista di Primocanale
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di Aurora Bottino

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GENOVA - "Ha chiesto rispetto Nicola Legrottaglie dopo la sconfitta della Samp a Bolzano. Rispetto che doveva cominciare al momento della designazione". Inizia così a commentare il nostro opinionista Graziano Cesari il ko della Sampdoria, che ha perso 3-1 contro il Sudtirol a Bolzano. A scatenare le proteste il calcio di rigore assegnato dall'arbitro Pezzuto al 91' su un contrasto tra Gilardi e Merkaj con il blucerchiato che tocca prima la palla. L'arbitro non è infatti andato a rivedere l'episodio al var.

"Perché mandare ad arbitrare una partita così delicata l'impiegato bancario Ivano Pezzuto, sospeso dal 28 settembre dopo Monza Bologna dove ha annullato una rete regolarissima agli emiliani?" Attacca Cesari.

"E perché spedire al Var il commercialista Valerio Malini? Sì, proprio lui, che ad Empoli lo scorso anno annullò per un assurdo fallo di mano di Gabbiadini una rete importantissima e fondamentale per la Samp" continua l'ex arbitro e dirigente sportivo.

"E i due cominciano. Non vedono un enorme fallo di mano di Cisco da rigore. Proseguono non mostrando il rosso a dadi che ride la panchina della Samp. Vi basta? No, La strana coppia confeziona un rigore inesistente contro la Samp e la affossa".

"E ora, cari Pezzuto e Marini, speriamo di non rivedervi mai più".