MILANO - Più che un passaggio di consegne, quasi un'investitura. Ieri sera a Milano – a margine del Dla Sport Forum a San Siro – per la prima volta Matteo Manfredi e Andrea Radrizzani si sono confrontati pubblicamente, anche coi cronisti, rispetto agli scenari della nuova Sampdoria dopo il salvataggio societario dello scorso maggio. La situazione è sempre più chiara: Manfredi è il principale azionista di riferimento – in attesa di una nomina a presidente della società che pare imminente – mentre la posizione di Radrizzani è sempre più defilata. "Io non ho acquistato la Sampdoria ma ho fatto parte di un gruppo. Ho dato supporto agli amici che si sono impegnati nella ristrutturazione della Sampdoria. Una cosa è quello che esce dai media, un'altra sono le cose ufficiali. Sono stato molto contento di aiutare la Sampdoria e lo sto facendo ancora insieme a Matteo" le parole di Radrizzani.
All'evento milanese – a cui hanno partecipato molti big del mondo del calcio (da Gravina a Marotta) – era presente anche lo stesso Manfredi che ha fatto il punto su presente e futuro del club blucerchiato. Confermando che l'attuale proprietà prosegue nella sua ricerca di investitori. “La mia nomina a presidente? Io sono l'azionista di riferimento – dice Manfredi – il brand del club lo fanno la sua storia e i suoi tifosi. Da lì siamo ripartiti. Dovremo fare del nostro per dare ulteriore valore alla Sampdoria. Io parlo tutti i giorni con gli investitori. Il brand Sampdoria ha attrattiva a livello locale e internazionale a prescindere dalla categoria. Ma anche i risultati del campo sono importanti”.
Quali sono gli obiettivi in campo della nuova Samp? “L'obiettivo principale – aggiunge Manfredi - dare serenità ai nostri tifosi. Pirlo? Il calcio è un contesto da gestire con la dovuta calma. Quando i risultati mancano la reazione poco lucida è cambiare, le competenze di Pirlo sono indiscusse e su quello ci siamo basati sul medio periodo. Ha un contratto di due anni, è il nostro mister e ora iniziamo a vedere risultati. Piedi per terra, siamo partiti con un progetto sostenibile. È evidente che ci aspettiamo molto di più sia dal campo sia fuori”.
E poi il mercato, condizionato dal piano di ristrutturazione dei debiti (dopo la composizione negoziata della crisi in tribunale) che di fatto ha evitato il fallimento del club. “Il nostro mercato sicuramente deve sottostare a regole chiare, nonostante questo stiamo facendo un grande lavoro per aggiungere valore alla rosa. A gennaio dovremo rispettare i vincoli, ma se le opportunità ci saranno saremo disponibili e attenti” le parole di Manfredi.
Da Radrizzani altre considerazioni sui traguardi che si è prefissata questa nuova Sampdoria: “Sono sempre stato attratto dalle sfide, come è stata quella del Leeds. Ho aiutato Manfredi dall'inizio in questa avventura nel cercare di salvare la Sampdoria in una situazione che era prossima al fallimento. Parliamo di un club patrimonio del calcio italiano. Abbiamo dovuto agire velocemente, in poche settimane. Il futuro? L'obiettivo è chiaro ed è quello di riportare la Sampdoria in A nel periodo più breve possibile. E' una stagione complicata. La società sta rinascendo dalle ceneri che ci hanno lasciato. Serve tempo, serve lavoro. Pirlo e la squadra stanno incorporando i desideri della società e di chi ha a cuore la Sampdoria. Il mio impegno è quello di aiutare Matteo a portare a compimento la missione. L'esperienza col Leeds è finita con un po' di amarezza ma resta importante per la mia crescita professionale. Ho fatto tante cose buone e qualche errore. Devo imparare da quello".
IL COMMENTO
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