BOGLIASCO - Nella sala stampa del “Mugnaini”, per l’intervista con Primocanale, è arrivato direttamente dalla palestra. I suoi muscoli, spiega Pajtim Kasami, sono una dote naturale ma vanno allenati. "Perché, a centrocampo, spesso serve anche saper tenere i gomiti alti". E gli avversari a distanza.
Kasami è l’uomo in più delle ultime prove sampdoriane. Qualche compagno fra i più giovani lo chiama scherzosamente zio. "Possono chiamarmi in qualunque modo, io sono a disposizione, se serve un consiglio".
Ha giocato in quattro campionati: Svizzera, Premier League, Grecia e Italia. Ha giocato e segnato in Champions (fece gol alla Juve di Pirlo e nell’intervista racconta come andò…), ha vinto un mondiale giovanile, ha 31 anni, si è tolto parecchie soddisfazioni – e racconta quali sono state le più belle da vivere - ma ha voglia di togliersene altre. Con la Samp, naturalmente. Si è prefissato un obiettivo di gol (ma qui c’è un segreto…), dice che bisogna vivere partita per partita e vede in rosa millennials con un grande futuro davanti. Uno su tutti: Stankovic.
Sulla classifica. "E' un campionato lungo, ora non siamo in una bella posizione dobbiamo ammetterlo. Stiamo crescendo, ma dobbiamo restare tranquilli e avere fiducia".
Poi una battuta su Genova: "Questa è una terra meravigliosa, una costa e dei colori bellissimi. Quando vado ad allenamento e vedo il mare mi dà una carica in più. Il centro non lo conosco ancora ma avrò modo andarci".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci