Sport, integrazione e inclusione si uniscono per dimostrare che un sorriso può essere l’arma più potente contro le discriminazioni. “Stendiamo un velo di tolleranza”, “Non mi capisci? Prova a parlarmi!”, “Dicono che non so lavorare... però so farlo in tre lingue”, "Razzismo: errore di stampa": sono alcune delle frasi che si leggeranno in questo periodo sugli striscioni alle partite di vari sport, dal basket all'hockey, a Genova. E' il progetto “SAI che ridere. Ridere contro il pregiudizio” che nasce della collaborazione tra SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) di Genova, Agorà Coop e CUS Genova per lanciare una campagna sul tema dei pregiudizi razziali, attraverso lo sport.
Giovani e sport
L’idea di partenza è frutto di un laboratorio organizzato dagli educatori della cooperativa Agorà per il SAI Genova di ragionare insieme ai migranti beneficiari del progetto sul tema del pregiudizio razziale, con un tono ironico e “leggero”. Coinvolgendo la cittadinanza, con particolare attenzione ai giovani e al mondo dello sport, partendo da alcune frasi derivanti dall’attività educativa fatta con i migranti. Frasi che verranno utilizzate sugli striscioni che accompagneranno l’inizio delle partite di 7 discipline del CUS. Gli appuntamenti: 22 marzo ore 18.45 Basket – Viale Gambaro; 23 marzo ore 13 hockey su prato, campo Arnaldi, Lagaccio; ore 13.30 rugby maschile – Stadio Carlini; ore 16.00 rugby femminile – Stadio Carlini; ore 20 – pallavolo femminile – Palacus Viale Gambaro.
Magliette e striscioni
In quelle occasioni, le squadre maschili e femminili indosseranno le magliette con il nome dell’iniziativa “SAI che ridere!” e alzeranno gli striscioni con una delle frasi scelte, per porre all’attenzione del pubblico la voglia di contrastare il razzismo e i pregiudizi, per riaffermare i concetti di inclusione e integrazione. Contestualmente, verrà distribuito un volantino esplicativo della campagna sociale per renderla chiara a chi assiste alle partite.
L'impegno nelle scuole
Parallelamente, si sta coinvolgendo la creatività di un centinaio di ragazzi/e del liceo statale “Paul Klee Barabino” di Genova per produrre borse e altri gadget sempre sul tema in oggetto. Agorà e CUS Genova hanno incontrato alcune classi della scuola per raccontare l’iniziativa in corso. Si prevedono eventi finali di restituzione del lavoro fatto a fine anno scolastico.
Cosa è il SAI
SAI è il sistema nazionale per l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati politici, istituito dal Ministero degli Interni. Sul il nostro territorio è gestito dal Comune di Genova con la collaborazione del Terzo Settore, tra cui la cooperativa sociale Agorà. L'obiettivo principale è fornire ospitalità, assistenza e percorsi tesi all'integrazione socio-economica dei migranti.

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IL COMMENTO
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