
Valutazioni in corso sulla panchina di Leonardo Semplici e più in generale sulla conduzione tecnica della Sampdoria che si trova - dopo l'umiliante sconfitta di ieri a Marassi col Frosinone - in piena zona retrocessione e rischia concretamente la Serie C.
Ieri sera dopo la partita era arrivata la conferma di Semplici attraverso le parole del direttore sportivo Pietro Accardi, in una conferenza stampa congiunta insieme al mister fiorentino, ma le vicende non solo di campo delle ultime ore potrebbero portare in primis il presidente Matteo Manfredi a valutare altre possibili soluzioni. Il numero uno blucerchiato, che in mattinata era presente a Bogliasco per una ripresa degli allenamenti che non era stata annunciata (prossima gara domenica prossima con lo Spezia al Picco), è particolarmente deluso e arrabbiato per la crisi della squadra che non si è risolta nemmeno col mercato invernale in una stagione piena di errori e contraddizioni nella gestione e nella scelta di allenatori e calciatori.
Una riflessione da parte di Manfredi che nasce anche da quanto avvenuto nel dopo gara, con la contestazione dei tifosi blucerchiati prima all'interno dello stadio e poi all'esterno, con momenti di tensione vissuti dallo stesso Manfredi all'uscita del Ferraris prima di una contestazione ancora più forte da parte di alcuni ignoti nei confronti del pullman della Sampdoria (quindi nei confronti della squadra) all'altezza di corso Europa sempre nella serata di ieri, con lancio di pietre e vetri danneggiati (per fortuna nessun ferito). Di fronte a risultati che continuano ad essere fallimentari e in un clima sempre più teso, ora Manfredi sta valutando di cambiare allenatore e di fatto delegittimare forse in modo definitivo Accardi. In questo momento ci sono due tecnici ancora sotto contratto, Andrea Pirlo e Andrea Sottil.
La soluzione in questo momento più calda sembra essere il ritorno di Pirlo: la società dovrà convincere il mister bresciano a gettarsi nuovamente nella mischia a 7 giornate dalla fine (il suo contratto scade a giugno, se non accettasse la chiamata Pirlo sarebbe comunque costretto a dimettersi) in una situazione di grande rischio. Le valutazioni sono in corso e non sono escluse anche altre soluzioni.
IL COMMENTO
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