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di F.S.

LA SPEZIA - Quella di Daniele Verde può essere definita la stagione del riscatto, non solo dal lato personale ma anche da quello professionale. Se lo Spezia ha ottenuto per il secondo anno consecutivo la salvezza con una giornata d'anticipo, è merito anche dei gol arrivati dai piedi del numero 10 bianconero. Capocannoniere con 8 reti e capo assist con 6 passaggi vincenti, Verde ha riempito quel vuoto lasciato, dal punto di vista realizzativo, da Mbala Nzola, che nella passata stagione aveva raccolto un bottino di 11 timbri.

Cresciuto nelle giovanili della Roma, con cui ha poi esordito in Serie A, Verde ha passato gran parte della propria carriera da un prestito all'altro, non solo in Italia ma anche all'estero, fino a trasferirsi in Grecia all'AEK di Atene nel 2019. Poi il prestito proprio allo Spezia, che dopo un anno lo ha riscattato grazie al fatto di aver ottenuto la permanenza in Serie A.

Una stagione avviatasi in modo altalenante quella appena conclusa, ma con un finale in cui Verde ha mostrato tutto il suo valore. Tre gol tra virgolette inutili contro Lazio, Milan e Sampdoria nel girone d'andata, poi quelli decisivi proprio contro i blucerchiati nella vittoria interna e nel pareggio a Salerno. L'ultimo è arrivato ad Udine, nel successo in rimonta che ha decretato la salvezza dei bianconeri: Verde a Spezia ha trovato la sua dimensione, e chissà che il prossimo anno non possa andare ancora meglio