Cronaca

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Stanno setacciando il centro storico genovese con le foto della donna trovata sgozzata questa notte in vico San Bernardo, gli uomini della Squadra mobile, diretta da Claudio Sanfilippo. ''Stiamo lavorando su tutti i fronti, innanzi tutto per sapere chi fosse la vittima -spiega Sanfilippo- Dalla sua identità potremmo sapere chi frequentava, chi poteva avere motivo di ucciderla. Non è detto, comunque, che fosse conosciuta nella zona dove è avvenuto il delitto. Se a brevenon la identificheremo, manderò la foto a giornali e tv''. La donna, trovata in un lago di sangue, con la gola squarciata, in mezzo alla carreggiata di vico San Bernardo, alle 2.50 circa, da due ragazzi che tornavano a casa, aveva indicativamente 35 anni , carnagione chiara, capelli e occhi castano chiari. Indossava jeans e una felpa nera. Privo di documenti, il cadavere a prima vista non fornisce indicazioni utili per l'identificazione. Dai vestiti indossati, la donna uccisa non sembrerebbe una prostituta. L'autopsia potrà dare maggiori informazioni per capire diversi elementi della vicenda, a partire dalle modalità dell'omicidio. ''Sembra che sia stato dato un colpo solo e l'arma, direi, più che un coltello, deve essere stata un pezzo di vetro''. Se l'autopsia lo confermerà, risulterà meno probabile l'ipotesi di omicidio per vendetta o per regolamento di conti (''in questi casi, in genere, si sceglie un'arma piu' appropriata'') e si rafforzerà quella dell'aggressione a scopo di rapina o di violenza sessuale o di rapina e violenza. Secondo una notizia non confermata da fonti ufficiali, sembra che la donna avesse i pantaloni calati.