Cronaca

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Ci sono almeno cinque anni di tempo per chiedere i danni da parte dei passeggeri della nave Concordia per questo "non è corretto" dare loro il consiglio di "firmare subito per 11.000 euro e rinunciare a tutto, anche a gioielli e vestiti lasciati con fiducia nelle cabine, e non tentare prima altre strade più rispettose della dignità delle persone e della tragedia vissuta". Così il Codacons con una lettera aperta si rivolge alle associazioni dei consumatori che hanno firmato l'accordo con Astoi e Costa crociere, dove ribadisce di ritenere "un'elemosina" il risarcimento da 11mila euro che è stato concordato e che per questo verrà avviata un'immediata azione giudiziaria negli Usa. "Se la giustizia americana non ci darà soddisfazione e, dopo di essa, quella italiana, allora qualsiasi passeggero con un semplicissimo ricorso al Giudice di pace potrà avere quella elemosina di 11.000 euro senza alcuno sforzo particolare", sottolinea l'associazione presieduta da Carlo Rienzi.