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In un'intervista rilasciata a Panorama il patron del Genoa Enrico Preziosi risponde alle accuse di combine che coinvolgono il Grifone: “Non vedo prove. I magistrati le tirino fuori. Dainelli e Milanetto si trovavano in quell’albergo insieme ad altri giocatori per una festa di addio al celibato. Controllare i giocatori? Bisogna mettere in piedi una task force? Come si fa? Noi siamo parte lesa. Con Dainelli ho parlato due giorni fa perché mi ha chiesto di essere ceduto dopo aver avuto un alterco con la gradinata Nord. Milanetto non lo sento più perché gioca in un’altra società. Che i pm facciano il loro lavoro e ci mettano di fronte a prove certe. E’ stato detto che Dainelli e Milanetto erano in un albergo (il giorno dopo la partita incriminata e in contemporanea agli zingari, ndr). Perchè non è stato detto che c’erano anche Scarpi, Mesto, Criscito, Toni, Montolivo ed era un addio al celibato in una discoteca in cui vanno tutti i giocatori e ce n’erano almeno cento giocatori. Dainelli è affranto e in lacrime. Ci credo perché è un ragazzo per bene che è sui giornali di tutta Italia".