Cronaca

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Non nascondo la sorpresa per l’esito straordinario delle primarie di Genova. Ha vinto Marco Doria perché ha saputo rappresentare la candidatura più concreta alla domanda di cambiamento del popolo del centrosinistra. Ha perso il Pd, perché ha rappresentato invece la solita logica di logoramento e divisione di apparati, ormai da troppi anni sulla scena politica. Ha perso la Federazione della sinistra, perché non ha saputo leggere lo strumento delle primarie come un’opportunità di partecipazione e, invece, ha perseverato in una logica autolesionista: si è chiamata fuori per l’assenza di programmi, ha preso le distanze dalla candidatura di Andrea Sassano (sostenuta da due componenti politiche su quattro della Federazione della Sinistra, Socialismo 2000 e Lavoro e Solidarietà) e ha decretato così la fine del progetto della Federazione della sinistra a Genova.

Ho sostenuto personalmente Andrea Sassano e le ragioni sono note. Non abbiamo ottenuto un buon risultato, ma l\'obiettivo non era quello di quantificare un consenso personale, bensì quello di marcare la presenza e attraverso lo strumento delle primarie a Genova provare a rinsaldare un rapporto tra la sinistra e il mondo del lavoro. Al contrario dei dirigenti Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani, Andrea Sassano ha capito l’importanza di queste primarie per la sinistra e non ha esitato a metterci la faccia in una battaglia solitaria, contro i mulini a vento, il cui esito negativo era scontato sin dall’inizio. Ad Andrea sono grato per il suo coraggio, la sua coerenza e per la sua onestà intellettuale.

Giacomo Conti
Consigliere regionale Federazione della sinistra