Forse non è finita. La speranza è flebile, ma tifosi e la città vogliono ancora crederci. Ore 21 del 29 febbraio 2012: si gioca il futuro del Savona Calcio.
L'ultimo disperato tentativo di salvare il club andrà in scena presso il tribunale di Savona dopo l'asta fallimentare andata deserta in mattina a Genova. Il curatore Marchese ha chiesto al giudice l'ulteriore appendice che è stata concessa con l'assenso pure di Barbaro e Dellepiane gli imprenditori che fino a qui hanno garantito l'esercizio provvisorio della società sborsando 309 mila per garantire stipendi e spese varie. A mezzanotte scade il termine, difficilmente senza un impegno concreto il Savona potrà aver un futuro.
Dellepiane e Barbano non paiono intenzionati ad andare oltre anche perché forse indispettiti dall'atteggiamento di un'amministrazione comunale che dopo gli iniziali incoraggiamenti si sarebbe defilata nel corso delle settimane. E poi non meno importante i conti sarebbero sempre più pesanti. Ipotesi e pensieri. La verità alle 21, posticipata di 12 ore rispetto a un morte che al mattino sembrava già materializzata.
Cronaca
Savona Calcio: in Tribunale l'incontro decisivo per la società
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