Salute e Medicina

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Da 372 a 532, con un aumento del 43% dal 2009 al 2011: sono i dati presentati a Roma alla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari dall'assessore alla Sanità, Claudio Montaldo. Cifre che non riguardano le denunce dei cittadini, ma le segnalazioni di medici e infermieri. Non solo: nel 2011 le schede di segnalazione degli errori sono state modificate, togliendo la parte che riguarda le conseguenze per il paziente; una modifica che impedisce di comprendere appieno la gravità delle segnalazioni. Cambiare la scheda in corsa, inoltre, impedisce una comparazione diretta tra i dati dei vari anni.

“Il numero degli errori mi preoccupa molto, ed è un problema anche il fatto che la scheda di denuncia da parte di medici e infermieri sia stata modificata”, dice Lella Trotta, Segretario confederale Uil per Genova e la Liguria. L'audizione di Montaldo a Roma si è svolta all'indomani della morte di una donna dimessa dal San Martino dopo una rimozione delle protesi al seno: il presidente della commissione parlamentare Leoluca Orlando ha chiesto all'assessore alla sanità una relazione su quanto accaduto.

Troppo presto per parlare di malasanità, ma certo quei 532 episodi nel solo 2011 rappresentano un campanello d'allarme per gli ospedali liguri. “Non sono aumentati i casi di errori sanitari, ma le registrazioni: finalmente abbiamo iniziato a schedare le segnalazioni”, spiega Claudio Montaldo. “Solo la punta dell'iceberg”, secondo Lella Trotta, che auspica una relazione anche sulle denunce dei pazienti oltre che sulle autovalutazioni dei medici: “Solo in quel modo si potrà comprendere davvero quanti sono i casi di malasanità nella nostra regione”.