Cronaca

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Che si chiami TIA o TARSU poco cambia: la spesa annua per lo smaltimento dei rifiuti urbani è sempre più alta. La spesa media in Liguria è di 252 euro a famiglia, contro un dato nazionale di 246 euro. A dirlo è uno studio di Cittadinanza attiva, che ha raccolto i dati degli ultimi 5 anni. Nella nostra regione non tutti i comuni sono uguali: se a Savona si spendono 235 euro all'anno, alla Spezia 244 euro e a Genova 260, Imperia è la città più costosa, con 270 euro all'anno nel bilancio di ogni famiglia.
 
Il capoluogo dell'estremo ponente è doppiamente penalizzato: sia in cifre assolute, sia nell'aumento della Tarsu, salita del 41% rispetto al 2007. Il capoluogo ligure risulta nella media nazionale. “Se si confronta alle altre grandi città italiane però siamo lievemente al di sotto della media, un dato importante soprattutto considerando le particolarità di Genova”, sottolinea Riccardo Casale, presidente di Amiu, che spiega come gli aumenti tariffari degli ultimi anni siano stati in linea con l'aumento del costo della vita.

Dati positivi sul fronte della raccolta differenziata: nel 2011 l'azienda genovese di gestione dei rifiuti ha raggiunto il 34%. La crisi intanto si fa sentire anche nei bidoni della spazzatura: nel 2010 la produzione di rifiuti urbani è diminuita del 10 % a Savona, del 2% alla Spezia e del 5% a Imperia. In lieve controtendenza Genova, con un aumento del 3% e una produzione di 543 chili di rifiuti a testa.