Cronaca

1 minuto e 42 secondi di lettura
E' il quantitativo di stupefacente più rilevante individuato nel territorio italiano e uno dei maggiori a livello europeo.

La Guardia di Finanza di Genova ha sequestrato l'estate scorsa intorno a Ferragosto (ma l'operazione si è conclusa ufficialmente soltanto ieri) oltre sette tonnellate di hashish contenute all'interno di un container giunto nel terminal Europa del Porto di Voltri proveniente da Karachi. Ma questo sequestro si inserisce all'interno di un'operazione di più ampio spessore partita dal Canada che ha portato al sequestro complessivo di 43 tonnellate di stupefacente, per un valore al dettaglio di 860 milioni di dollari canadesi. Ma non è tutto perché il materiale sequestrato avrebbe permesso - ipoteticamente - di rifornire ciascun abitante del Canada con più di una dose e mezzo.

E' stata la Royal Canadian Mounted Police (le cosiddette 'giubbe rosse') ad aver scoperto un traffico di hashish che partiva dal Pakistan, transitava in Europa attraverso il Belgio e in Italia a Genova, prima di arrivare oltreoceano, sede definitiva di smercio. E' nata così una stretta collaborazione tra la polizia pakistana, quella belga, la DEA americana e la Guardia di Finanza che ha portato al sequestro genovese.

Un'operazione che i militari hanno compiuto di notte per non destare sospetti: la droga era nascosta dietro scatoloni contenenti generi di abbigliamento (jeans),  confezionata in quasi 7mila panetti del peso di circa kg. 1,020 ciascuno, avvolti in involucri di plastica, sui quali erano state applicate le copertine raffiguranti i “minestroni”, commercializzati da società thailandesi e le pubblicità del “caffè” prodotto da una ditta italiana; il tutto era inserito in sacchi di iuta, con la dicitura “made in Italy”. Dopo il sequestro, il “container”, ricomposto il carico utilizzando del sale, è stato, come previsto nel programma di viaggio, reimbarcato con alcuni localizzatori satellitari che hanno permesso alla polizia canadese di seguirne lo spostamento.

L'operazione si è conclusa ieri con l'arresto di nove canadesi e due pachistano. Un'altra persona è ancora ricercata.