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S'interrompe bruscamente la corsa play-off della  Virtus Spezia che s'arrende alla distanza da Orvieto. Un -21 finale che ammette poche giustificazioni, e così sono le umbre ad accedere alle semifinali evitando la “bella”. Una prestazione, quella delle ragazze di Dragomir Bukvic sicuramente non all'altezza.

Questo l’amaro epilogo di un match in cui la Virtus riesce a restare in avanti soltanto per una manciata di minuti (7-5), finché la Ceprini non supera con Tripalo (7-9) e comincia a staccare le spezzine, che subiscono un parziale di 0-7 (8-16); Bukvic prova con la girandola dei cambi, inserendo Azzellini, Zampieri e Canova, e l’andamento dell’incontro sembra potersi invertire quando un guizzo di De Scalzi e una tripla di Micovic accorciano le distanze (22-26), ma al rientro dagli spogliatoi la Virtus pare non crederci più quando l’ex TermoCarispezia Mariani sale in cattedra e buca la retina avversaria a ripetizione, poi il nervosismo e la frustrazione s’impossessano della compagine biancoblù, che nell'ultimo tempino sprofonda sempre più in basso, chiudendo col pesante -21.

E il presidente Lorenzo Brunetto tuona: “Questo incontro è la sintesi della nostra situazione, in cui gente che fa finta di esser una professionista non lo è. La prova di questa sera è una brutta figura nei nostri confronti e nei confronti di chi ci segue. Il limite è stato superato, ora prenderemo provvedimenti”.

Oggi tocca alla Termocarispezia che, dopo aver vinto gara 1, disputa a Napoli contro la Saces la seconda sfida dei quarti di finale.