Cronaca

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Tre giorni fa N.F., un autotrasportatore portoghese, ha caricato l'autoarticolato della ditta di trasporti spagnola di cui è dipendente nei pressi di Mantova con centinaia di casse di detersivo.

A quel punto il suo problema era il dover consegnare quei prodotti a Madrid nel minor tempo possibile: iniziava così a girovagare per l'Italia cercando di imbarcarsi su un traghetto diretto nei paesi iberici. Dopo aver provato invano nel porto di Livorno dirigeva su quello di Genova, ma anche qui non trovava una tratta disponibile; a quel punto i detersivi a Madrid ce li avrebbe portato guidando il suo camion. Prevedendo questa possibilità N.F. aveva già da due giorni provveduto a piazzare un magnete sul cambio del suo mezzo industriale così da falsare le registrazioni del cronotachigrafo. Quest'ultimo è un apparecchio che registra le ore di guida di autobus e mezzi pesanti per controllare che gli autisti non guidino per più di otto ore al giorno.


Installando il magnete nel motore il cronotachigrafo non registrava nulla e, ad un controllo, l'autista portoghese sarebbe risultato fermo ed a riposo da due giorni e così facendo N.F. sarebbe potuto partire tranquillamente verso la Spagna. Gli uomini della Polizia Stradale di Genova erano impegnati in uno dei frequenti controlli presso il porto di Genova, controlli finalizzati proprio al contrasto con questi fenomeni assai diffusi nel mondo dell'autotrasporto nazionale ed internazionale. La polizia stradale ha trovato facilmente il magnete piazzato sul cronotachigrafo digitale, sospeso la patente all'autista e 2000 euro di ammenda.