Cronaca

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Perquisizioni ieri nel carcere di Catanzaro dove sono detenuti Gianfranco Zoja e Massimo Riccardo Porcile i due liguri che militavano nella cellula eversiva smantellata nel giugno del 2009 da un'operazione della polizia.

Le indagini sull'attentato a Roberto Adinolfi ferito lunedì scorso sotto la sua casa di via Montello a Genova dunque proseguono e si lavora nell'area anarchica filo Br.

"Per spiegare il raid di Genova - ha spiegato ieri il capo della Pollizia Antonio Manganelli - si guarda all'area a metà tra derive marxiste-leniniste e anarcoinsurrezionaliste".

Ieri intanto l'ingegner Roberto Adinolfi è stato visitato oggi all'Ospedale San Martino dal dottor Marco Salvi, il consulente tecnico incaricato dalla Procura di Genova di esaminare la ferita dell'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare.

Il medico ha riferito che l'ingegner Adinolfi ha subito una ferita d'arma da fuoco all'altezza del ginocchio destro. Lo sparo è stato effettuato alle spalle, da distanza ravvicinata, il proiettile è entrato dietro il ginocchio e ha scheggiato la tibia, per poi fuoriuscire.

Nei prossimi giorni la perizia tecnica sarà consegnata ai pm che coordinano le indagini, Silvio Franz e Nicola Piacente. Il referto è considerato utile per stabilire la dinamica esatta del ferimento.
 
Nel prossimo fine settimana Adinolfi potrebbe essere dimesso dal San Martino.