Cronaca

54 secondi di lettura
"La chiusura della Centrale del Latte di Genova è una scelta  da respingere con ogni mezzo a disposizione, per le conseguenze occupazionali dirette e per le ripercussioni sull'intero settore zootecnico genovese e sulle aziende locali dell'intera filiera lattiero-casearia ligure".

E' questa l'affermazione degli assessori regionali Vesco e Guccinelli.

Il piano industriale presentato da Parmalat e Lactalis Usa prevede infatti la chiusura degli stabilimenti di Genova, Pavia e Como.

"La Giunta regionale è pronta a collaborare - proseguono gli assessori - fin d'ora con i sindacati e con il Comune di Genova per scongiurare il rischio chiusura di uno stabilimento che funziona in modo efficiente e che a Genova rappresenta una storica realtà produttiva e il futuro occupazionale di molti lavoratori".

Anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil, senza mezzi termini, affermano:"L'azienda, contravvenendo agli impegni presi con le istituzioni e le parti sociali genovesi e dopo anni di sacrifici dei lavoratori e nessun investimento sul sito genovese, scarica ora sui dipendenti e sulla città gli errori e l'incuria del proprio management".